
L’insulina è il farmaco essenziale da cui dipendono milioni di americani affetti da diabete, indispensabile per elaborare gli zuccheri che il corpo non riesce a metabolizzare in maniera naturale. Non assumerla può portare a gravi complicazioni o rivelarsi persino fatale. E tuttavia finora negli Stati Uniti il prezzo di listino per la fornitura mensile è stato altissimo, dai cinque ai dieci volte il prezzo di altri paesi simili.
Solo ora, grazie all’Inflation Reduction Act promosso dal Presidente Biden stiamo assistendo a una riduzione dei prezzi. Ciò è stato reso possibile poiché la nuova legge ha dato all’assicurazione sanitaria federale dei pensionati, Medicare, che copre 60 milioni di persone, la capacità di negoziare i prezzi dei farmaci con le case produttrici incidendo meno sul bilancio federale e facendo pagare meno agli americani affetti da diabete che sono assicurati da Medicare.
Grazie all’Inflation Reduction Act l’insulina sta ora diventando più accessibile per milioni di diabetici negli Stati Uniti poiché anche Sanofi, che produce Lantus, ovvero l’insulina più prescritta nel Paese si affianca alle altre due case farmaceutiche che producono insulina come la Eli Lilly e la Novo Nordisk, che avevano già fissato un tetto massimo del prezzo a 35 dollari nel 2023.
Ma ciò è frutto di anni di pressioni da parte del Presidente Biden, di vari legislatori e numerosi attivisti che si sono battuti a lungo affinché le aziende abbassassero i loro prezzi di listino. La lotta è diventata anche più necessaria negli ultimi anni perché, secondo i dati raccolti dall’American Diabetes Association, il costo dell’insulina era aumentato del 24% dal 2017 al 2022, e ciò aveva reso il farmaco anche più inaccessibile per molti pazienti.
L’insulina non sarà l’unico successo dell’Inflation Reduction Act: da questo mese le 60 milioni di persone che beneficiano di Medicare vedranno calare anche i costi di prescrizione di vari altri farmaci, il cui ticket totale non potrà superare il tetto di 3.300 dollari all’anno. Questo è particolarmente utile per le persone che assumono farmaci costosi per condizioni croniche come l’artrite e il cancro. Medicare annuncia inoltre che entro il 2025, il tetto annuale dei costi di prescrizione scenderà a 2.000 dollari.
Nonostante ciò, pochi americani sanno di dover ringraziare il presidente per questi vantaggi nella copertura sanitaria. Anzi sono molti quelli che si dicono convinti che Biden abbia realizzato “non molto” o “poco o niente”, secondo un sondaggio ABC-Washington Post della scorsa estate, o che “le sue politiche abbiano effettivamente danneggiato le persone”, come riporta un secondo un sondaggio del Wall Street Journal del mese scorso.
Anche quando Barack Obama lanciò l’ ”Obama Care” l’America sembrò scettica, ma oggi il programma sanitario nazionale viene riconosciuto come uno dei successi più rilevanti dell’Amministrazioni democratica, e Biden è riuscito di ampliarlo promuovendo l’ingresso nel circuito assicurativo diversi altri milioni di americani di ogni età.