Google ha confermato il licenziamento di diverse centinaia di persone dal dipartimento degli annunci pubblicitari. Si tratta dell’ennesimo taglio alla forza lavoro da quando l’azienda ha cominciato a investire seriamente sull’Intelligenza Artificiale, automatizzando anche alcune attività amministrative e creative.
Nel comunicato pubblicato da Google, si intende che i tagli del personale permetteranno all’azienda di supportare meglio le PMI e che i “dipendenti coinvolti potranno candidarsi per posizioni vacanti all’interno del team”. Ma, come dimostrano gli ultimi anni, in realtà le assunzioni saranno – e sono state – ridotte.
Appena l’anno scorso Google aveva licenziato 12mila persone, circa il 6 per cento della sua forza lavoro complessiva. La scorsa settimana il colosso dei motori di ricerca ha annunciato dei tagli nei dipartimenti di Assistenza vocale, Pixel, Nest, Fitbit e della realtà aumentata, giustificandoli come “responsabilità dell’azienda di investire nelle sue priorità maggiori e nelle importanti opportunità future”.
Secondo Reuters, Google continuerà a ridurre il personale fino alla fine del 2024.
L’azienda non ha mai associato i licenziamenti all’incremento dell’uso dell’Intelligenza Artificiale. Solo la scorsa settimana l’amministrazione del settore Cloud aveva dichiarato di utilizzarla per “aiutare i rivenditori a personalizzare gli acquisti online, modernizzare le operazioni e trasformare l’implementazione di nuove tecnologie nei negozi”. Ma negli ultimi anni diversi sono stati gli investimenti. A novembre 2023 Google ha finanziato con due miliardi di dollari la start-up Anthropic e a dicembre scorso ha lanciato il suo nuovo modello Gemini per fare concorrenza a ChatGPT.