Mentre Donald Trump continua a sostenere che la sconfitta alle urne del 2020 fu figlia di una vera e propria truffa ai suoi danni, i funzionari elettorali della Virginia hanno rivelato che in effetti alcuni risultati vennero riportati in modo improprio, ma a discapito di Joe Biden.

Questi ultimi, infatti, hanno spiegato che il totale dei voti venne artificialmente gonfiato a favore di Trump, togliendo dunque alcune preferenze al candidato democratico, che riuscì comunque di assicurarsi l’ingresso alla Casa Bianca.
A confermarlo è stato Eric Olsen, direttore delle elezioni della contea di Prince William, che ha dichiarato: “I risultati sono stati riportati in modo improprio dalla precedente Amministrazione. Gli errori di reporting erano presumibilmente una conseguenza del fatto che i nastri dei risultati non erano programmati in un formato compatibile con i requisiti di reporting statali. I tentativi di correggere questo problema sembrano aver creato delle difficoltà. Gli errori di segnalazione non hanno sempre favorito un partito o un candidato, ma sono probabilmente dovuti a una mancanza di pianificazione adeguata, a un ambiente elettorale difficile ed a uno sbaglio umano”.
Il risultato di tutto ciò, è stato che Biden ha ricevuto 1.648 voti in meno di quelli che avrebbe dovuto ricevere, mentre Trump ne ha ottenuti 2.327 di troppo. In ogni caso, l’episodio non ha condizionato i risultati finali né nella contea di Prince William né, più in generale, in Virginia. Nella contea, infatti, l’allora candidato democratico superò l’ex presidente con oltre 61.000 voti, mentre in tutto lo Stato vinse con uno scarto maggiore di 450.000 preferenze.
Stando a quanto riportato da diversi media nazionali e non, gli errori nel conteggio dei voti hanno condizionato anche altre sfide elettorali presso Prince William. Secondo il Senato statunitense, ad esempio, il democratico Mark Warner avrebbe ricevuto 1.589 preferenze in meno nel corso del “duello” con il repubblicano Daniel Gade. Sempre nel 2020, invece, a Rob Wittman, attuale membro della Camera tra le fila del Partito Repubblicano, vennero contati 293 voti in meno. Nonostante ciò, il sessantaquattrenne riuscì ad aggiudicarsi la vittoria nel primo distretto della Virginia, con più di 80.000 voti.

“Negli ultimi 3 anni, le elezioni del 2020 sono state oggetto di riconteggi e indagini”, ha inoltre aggiunto Eric Olsen, “I funzionari elettorali hanno continuato a lavorare diligentemente, nonostante lo stress estremo e le minacce alla nostra incolumità”. Minacce che, nel corso degli anni, sono state alimentate dalle dichiarazioni di Trump, che ha sempre sostenuto di aver perso le elezioni a causa di brogli.
“Abbiamo lavorato per fare chiarezza su ciò che avvenne nel 2020”, ha infine concluso Olsen, “Questa dedizione rimane e si applica a tutte le elezioni attuali e future. Le persone dovrebbero avere fiducia nelle migliaia di instancabili dipendenti pubblici e volontari che preservano e proteggono la nostra democrazia”.