Elon Musk, Bernard Arnault, Jeff Bezos, Larry Ellison e Mark Zuckerberg sono i cinque uomini più ricchi del mondo e stanno diventando sempre più ricchi, tanto che dal 2020 a oggi hanno raddoppiato il proprio patrimonio. Ma nel report che Oxfam ha pubblicato in occasione del World Economic Forum a Davos, in Svizzera, a preoccupare è il dato sulla povertà: circa 5 miliardi di persone, il 60 per cento della popolazione mondiale, si è impoverito.
La ricchezza dei cinque uomini combinata insieme lo scorso anno ha raggiunto gli 869 miliardi di dollari, aumentando di 464 miliardi di dollari rispetto al dato precedente. Assecondando i ritmi attuali, entro il prossimo decennio uno fra questi potrebbe essere il primo “trilionario”, cioè il patrimonio potrebbe arrivare alla cifra record di mille miliardi di dollari.
Dall’altra parte, il divario con il resto della popolazione tenderà solo ad aumentare e la povertà mondiale continuerà a durare per almeno i prossimi 229 anni.
Oxfam ha stimato che, in generale, un miliardario è ora il capo o il principale azionista di almeno sette su dieci delle più grandi aziende al mondo. Negli ultimi tre anni, i fatturati di 148 delle società più ricche sono arrivati a 1800 miliardi di dollari, circa il 52 per cento in più rispetto al triennio precedente. Il risultato? I titolari delle quote delle società si sono arricchiti, mentre gli stipendi per i milioni di dipendenti sono rimasti invariati – senza considerare i numerosi tagli di personale che ci sono stati durante e post-pandemia – costringendoli ad affrontare una delle crisi più dure a causa dei tassi di inflazione molto alti.
“In tutto il mondo si lavorà di più e più a lungo, spesso per salari da miseria, in modo precario e privo di qualsiasi sicurezza – si legge sul report di Ofam. – In 52 Paesi, gli stipendi reali medi di quasi 800 milioni di dipendenti sono diminuiti. Queste persone hanno perso complessivamente 1,5 milioni di dollari negli ultimi due anni”.