Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
News
January 13, 2024
in
News
January 13, 2024
0

La tragica bellezza dello Yemen: Gli Houthi, la guerra e la questione palestinese

Le popolazioni arabe guardano con orrore e rabbia la relativa indifferenza dei loro governanti di fronte all’azione israeliana a Gaza

Eric SalernobyEric Salerno

Newly-recruited members of the Houthis' popular army march during a parade in Amran province, Yemen, 20 December 2023 - ANSA/EPA/OSAMAH YAHYA

Time: 3 mins read

“Gli Houthi si vendicheranno”, la previsione decisa di un ricercatore yemenita generalmente cauto, dopo i due attacchi sferrati contro le milizie sciite in Yemen, lunghi le coste e nella periferia della splendida e affascinante capitale Sana’a. “E possono.” Ma chi sono? Domanda e risposte sono indispensabili. Non molti conoscono la storia millenaria e nemmeno le complesse vicende politiche più recenti di uno dei paesi più antichi della regione.

“Lo Yemen, architettonicamente, è il paese più bello del mondo. Sana’a, la capitale, una Venezia selvaggia sulla polvere senza San Marco e senza la Giudecca, una città-forma, la cui bellezza non risiede nei deperibili monumenti, ma nell’incompatibile disegno… è uno dei miei sogni.” Sono parole di Pierpaolo Pasolini nel suo “Corpi e Luoghi”. Nel 1970 lo scrittore si era innamorato dello Yemen e della straordinaria bellezza della sua capitale mentre vi girava alcune scena del Decameron (peraltro mai inserite nel film). Quattro anni dopo sarebbe tornato a girare “Il Fiore delle mille e una notte”.

Tra una fatica e l’altra, trovò il tempo per mettere insieme un breve documentario-appello all’Unesco contro l’abbandono dell’antico e la sua sostituzione con ciò che definiva “catapecchie moderne”. Catapecchie che oggi, insieme al cuore antico della città, rischiano di finire sotto i missili americani e della coalizione militare che agisce – afferma – a salvaguardia di uno dei mari più importanti, dal punto di vista strategico ed economico, del mondo. Gli Houthi erano in origine un movimento giovanile radicato nello Yemen settentrionale negli anni novanta del secolo scorso. Il gruppo si era immaginato come più di un semplice attore locale ma anche se musulmani sciiti non si consideravano un’emanazione dell’Iran o seguaci necessariamente della politica di Teheran.

Tra il 2011 e il 2012, durante una Rivolta yemenita nell’ampio contesto della Primavera araba, gli Houthi riuscirono a prendere il controllo di tre regioni nel nord del Paese: Saada, da sempre la loro roccaforte, al-Jawf e Hajja; ad esse si aggiunse uno sbocco sul Mar Rosso. Nel settembre 2014 conquistarono San’a’ e di altri importanti centri e l’allora presidente fuggì in Arabia Saudita. Una “guerra lampo” voluta da Riyad è diventato un lungo conflitto, che ha causato 250 mila vittime e che è valsa la definizione di “peggior crisi umanitaria del mondo” da parte dell’Onu. Crisi umanitaria e crisi degli Houthi che ha stanno ora cavalcando la questione palestinese.

Le popolazioni arabe non soltanto in Yemen guardano con orrore e rabbia la relativa indifferenza dei loro governanti di fronte all’azione israeliana a Gaza. I morti continuano ad aumentare; la distruzione delle case, delle infrastrutture ha raggiunto livelli intollerabili; la comunità internazionale è vista come stretta difensore di Israele e al massimo impegnato a cercare di impedire un allargamento del conflitto che, fa capire, non sarebbe conveniente. Oltre 50mila ebrei yemeniti – praticamente l’intera comunità – lasciarono il paese e si trasferirono in Israele negli anni della fondazione dello stato e ricordo, in tempi relativamente recenti, di aver avuto una conversazione con un anziano mercante di gioielli di San’a che faceva distinzione tra israeliani e yehudi. I primi cittadini di una nuova nazione, i secondi, per lui, quasi fratelli che, purtroppo diceva, erano andati a vivere altrove portando via con loro l’arte della filigrana e dell’intarsio. Non sembrava avercela con gli ebrei, molto, invece, contro lo stato di Israele o quanto meno a favore del popolo palestinese. La cui causa, oggi, gli Houthi stanno cavalcando per i propri interessi.

Con il rischio di portare a un allargamento del conflitto regionale e coinvolgere sia l’Iran che Hezbollah in Libano. The Times of Israel, news outlet molto vicino al governo, ha sottolineato come l’amministrazione americana è costretta a gestire la propria politica nei confronti di Israele e dei suoi alleati regionali con difficoltà. Netanyahu, scrive, dice una cosa, il suo Gabinetto un’altra. I comunicati in inglese quasi sempre sono diversi da quelli in ebraico. Se ai media stranieri si parla di passare ad una nuova fase di guerra nel nord di Gaza, in ebraico si parla della continuazione della lotta fino alla caduta di Hamas. Battaglie mortali continuano a infuriare nel centro di Gaza e a Khan Younis, e Rafah è stata appena toccata mentre si parla della volontà israeliana di occupare militarmente la zona cuscinetto a cavallo del confine tra Gaza e l’Egitto.

E ancora più grave rispetto al futuro il giornale sottolinea che al momento né l’opinione pubblica israeliana, tanto meno il governo sono disposti veramente a prendere in considerazione l’idea di uno stato o entità palestinese accanto a Israele. Proprio Michael Oren, l’ex ambasciatore israeliano a Washington, ha fatto capire che pochissime delle richieste americane al suo governo possono essere soddisfatte. “Non credo che l’esercito permetterà a un numero significativo di rifugiati di tornare nel nord… Non possiamo ancora lasciarli tornare. Se torneranno, Hamas sarà con loro e porterà i suoi soldati”.

Share on FacebookShare on Twitter
Eric Salerno

Eric Salerno

Giornalista ed esperto di questioni africane e mediorientali, è stato corrispondente de 'Il Messaggero' da Gerusalemme per quasi trent'anni.

DELLO STESSO AUTORE

Netanyahu, spari per selvaggia istigazione contro Israele

Occhi puntati su Gaza mentre Netanyahu colonizza la Palestina

byEric Salerno
Netanyahu ringrazia Orban, ‘Cpi corrotta, importante opporsi’

Le proteste interne spaccano Israele sempre più solo in Medio Oriente

byEric Salerno

A PROPOSITO DI...

Previous Post

Un casinò di fianco alle Nazioni Unite? I residenti si oppongono

Next Post

“Non vogliamo più il tuo seme”: donatore ebreo rifiutato per via della guerra a Gaza

DELLO STESSO AUTORE

Israele, ‘da ripresa offensiva a Gaza colpiti 600 obiettivi’

Gaza sotto assedio: il genocidio denunciato da B’tselem

byEric Salerno
Netanyahu vede Musk a Washington

Il popolo israeliano contro Netanyahu: “Se si votasse oggi verrebbe sconfitto”

byEric Salerno

Latest News

Donne al vertice: record storico nelle Fortune 500, ma la parità resta un’illusione

Donne al vertice: record storico nelle Fortune 500, ma la parità resta un’illusione

byZoe Andreoli
Trump, ‘Hegseth sta facendo gran lavoro, fake news su di lui’

Il Pentagono ordina alla Marina di rinominare la nave dedicata ad Harvey Milk

byEmanuele La Prova

New York

A New York il socialismo è a un passo da City Hall

A New York il socialismo è a un passo da City Hall

byGlauco Maggi
Italiano rapito a Manhattan: spunta video in cui ride con i rapitori (e cucina crack)

Italiano rapito a Manhattan: spunta video in cui ride con i rapitori (e cucina crack)

byCristiano Palladino

Italiany

Italy on Madison, la facciata della sede dell’Italian Trade Agency trasformata per tre giorni in una casa italiana.

Erica Di Giovancarlo (ITA): “Italian lifestyle è un modo di vivere”

byMonica Straniero
Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Next Post
LGBTQ Couple Rejects Jewish Sperm Donor Due to Disagreement on Gaza War

"Non vogliamo più il tuo seme": donatore ebreo rifiutato per via della guerra a Gaza

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?