L’incidente di venerdì scorso sul volo dell’Alaska Airlines è stato un “errore” che “non potrà mai più verificarsi”. Così si è espresso martedì sera il CEO della compagnia aerospaziale Boeing, Dave Calhoun, incontrando i dipendenti della fabbrica dei 737 a Renton, nello stato di Washington. “Ci riusciremo riconoscendo il nostro errore al 100% e con completa trasparenza in ogni fase del percorso”, ha detto Calhoun, citando anche le ispezioni della Federal Aviation Administration (FAA) che, a seguito dell’incidente, ha lasciato a terra 171 Boeing 737 Max 9, operanti negli Stati Uniti.
Venerdì, un volo della compagnia Alaska Airlines ha subito una “decompressione esplosiva” quando un pannello della fusoliera dell’aereo Boeing 737 Max 9 è esploso pochi minuti dopo la partenza. Lo scoppio ha fatto saltare il portellone posteriore centrale della cabina durante il decollo da Portland, in Oregon, costringendo i piloti ad un atterraggio di emergenza.
“Quando ho ricevuto quella foto – ha detto il Ceo di Boeing riferendo al volo dell’Alaska Airlines 737 Max 9 -, ho pensato solo a cosa sarebbe potuto succedere a chiunque si fosse trovato sul sedile accanto a quel buco nell’aereo”. Fortunatamente nessuno era seduto nel posto 26A del volo, che si trovava accanto al portellone saltato, e questo ha salvato i passeggeri da una possibile tragedia.
Calhoun parlando allo staff, ha ribadito: “Ho dei figli, ho dei nipoti. Questa roba conta. Ogni dettaglio conta”. Il Ceo ha incoraggiato la collaborazione con le indagini del National Transportation Safety Board (NTSB) e con la FAA che sta supervisionando le ispezioni “per garantire che ogni prossimo aereo che si muove nel cielo sia effettivamente sicuro e che questo evento non si ripeta”. Calhoun ha aggiunto che Boeing lavorerà con l’NTSB per indagare sulla “causa principale” dell’incidente sottolineando che il Safety Board “sono quanto di meglio si possa desiderare e ho fiducia in ogni passo che faranno per raggiungere una conclusione”.
L’incidente ha suscitato ampie richieste di una revisione completa di questo modello di Boeing. Nel mondo sono 11 le compagnie aeree che operano con i MAX 9: Aeromexico, Air Tanzania, Alaska Airlines, Copa Airlines, Correndon Dutch Airlines, flydubai, Islandair, Lion Air, SCAT Airlines, Turkish Airlines e United Airlines. Sono 215 i MAX 9 in servizio e 76 quelli ordinati a Boeing. La compagnia aerea dopo il tonfo dell’8% delle sue azioni lunedì scorso, oggi segnala un modesto recupero a Wall Street con un +1%.