Stanno facendo velocemente il giro del mondo le parole rilasciate da Papa Francesco, che questa mattina ha ricevuto il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Durante il suo lungo discorso, il Pontefice ha affrontato numerosissimi temi, dalle guerre che stanno coinvolgendo diverse nazioni del mondo, al Giubileo del prossimo anno.

A fare particolarmente rumore, però, sono state le dichiarazioni di Bergoglio circa l’ormai nota “Teoria Gender”. Il Papa ha infatti spiegato: “Purtroppo i tentativi compiuti negli ultimi decenni di introdurre nuovi diritti, non pienamente consistenti rispetto a quelli originalmente definiti e non sempre accettabili, hanno dato adito a colonizzazioni ideologiche. In tal senso, la teoria Gender è pericolosissima, perché cancella le differenze nella pretesa di rendere tutti uguali. Tali colonizzazioni ideologiche provocano ferite e divisioni tra gli Stati, anziché favorire l’edificazione della pace”.
Altrettanto dure, inoltre, sono state le affermazioni del Santo Padre riguardanti il tema della maternità surrogata, una pratica da sempre contestata dal Vaticano. “La via della pace esige il rispetto della vita-ha affermato Bergoglio-di ogni vita umana, a partire da quella del nascituro nel grembo della madre, che non può essere soppressa, né diventare oggetto di mercimonio. Ritengo deprecabile la pratica della cosiddetta maternità surrogata, che lede gravemente la dignità della donna e del figlio. Essa è fondata sullo sfruttamento di una situazione di necessità materiale. Un bambino è sempre un dono e mai l’oggetto di un contratto. Tale pratica andrebbe dunque proibita a livello universale. La vita umana dev’essere preservata e tutelata, mentre constato con rammarico, specialmente in Occidente, il persistente diffondersi di una cultura della morte”

Naturalmente, durante l’incontro in Vaticano, il Santo Padre ha parlato a lungo anche e soprattutto dei diversi conflitti che stanno mettendo in ginocchio intere popolazioni in giro per il mondo, dall’Europa al Medio Oriente. “Il 2024 si apre all’insegna di guerre e divisioni”, ha spiegato Francesco, “Il mondo è attraversato da un crescente numero di conflitti che lentamente trasformano quella che ho più volte definito “terza guerra mondiale a pezzi” in un vero e proprio conflitto globale. Sembra non essere osservato più il discernimento tra obiettivi militari e civili. Forse non ci rendiamo conto che le vittime civili non sono ‘danni collaterali’. Sono uomini e donne con nomi e cognomi che perdono la vita. Sono bambini che rimangono orfani e privati del futuro. Sono persone che soffrono la fame, la sete e il freddo o che rimangono mutilate a causa della potenza degli ordigni moderni”.

Prima di salutare tutti i presenti, infine, Bergoglio si è soffermato sul prossimo Giubileo, in programma per il 2025. “Forse oggi più che mai abbiamo bisogno dell’anno giubilare”, ha dichiarato il Papa, “Di fronte a tante sofferenze, che provocano disperazione non soltanto nelle persone direttamente colpite, di fronte ai nostri giovani, che invece di sognare un futuro migliore si sentono spesso impotenti e frustrati e di fronte all’oscurità di questo mondo, che sembra diffondersi anziché allontanarsi, il Giubileo è l’annuncio che Dio non abbandona mai il suo popolo e tiene sempre aperte le porte del suo Regno. Ringrazio in particolare le autorità italiane, nazionali e locali, per l’impegno che stanno profondendo nel preparare la città di Roma ad accogliere numerosi pellegrini”