Sei case di tolleranza sono state chiuse fra Boston e Washington D.C. dai funzionari dell’Intelligence federale, secondo cui non erano semplici luoghi di prostituzione ma veri e propri centri di spionaggio in cui si irretivano individui in possesso di informazioni sensibili riguardanti la politica statunitense, e quindi funzionari governativi, avvocati, ufficiali militari, giudici e politici.
L’identità delle persone coinvolte è ignota ma l’ipotesi è che la rete di spionaggio fosse stata istituita da una nazione straniera con l’obiettivo di ottenere informazioni utili a varie potenze straniere dalla Cina alla Russia fino a Israele.
A capo dell’organizzazione ci sarebbe una donna coreana di 41 anni ma si tratterebbe solo di una facciata. L’intelligence sospetta infatti che dietro di lei si celi in realtà una organizzazione di spie molto più ampia.
I funzionari si chiedono se queste case di tolleranza che vendevano prestazioni a tariffe altissime di 600 dollari l’ora, siano riuscite nel loro intento e se alcuni frequentatori tra cui anche scienziati e professori – magari messi a loro agio dall’accoglienza delle professioniste del sesso – abbiano ceduto loro informazioni top-secret. I federali che stanno seguendo il caso pensano che si tratti di uno “schema Honeytrap”, ovvero una “trappola di miele” in cui le prede si imbattono senza accorgersene perchè “ingannate dal piacere dei sensi”.
Il mistero attorno a questa vicenda di spionaggio continua a infittirsi e le ricerche sui documenti ritrovati negli appartamenti delle case di tolleranza e sull’identità dei frequentatori sono in corso. Ci si chiede se davvero gli ex frequentatori abbiano complottato contro il governo americano rilasciando informazioni riservate e se queste siano arrivate alle orecchie dell’intelligence straniera. Se si, quali potrebbero essere queste informazioni? e quali le conseguenze?
Una portavoce dell’ufficio del procuratore degli Stati Uniti a Boston, che sta perseguendo il caso, ha rifiutato di commentare le domande sul giro della prostituzione, incluso se i sospetti avessero legami con l’intelligence straniera. Mentre l’agente speciale del Dipartimento per la sicurezza interna Zachary Mitlitsky ha detto, in una dichiarazione giurata in tribunale: ”L’indagine sul loro coinvolgimento nella prostituzione è in corso”.