Indossare un apparecchio acustico può allungare la vita. Lo sostiene uno studio appena pubblicato dai ricercatori della Keck School of Medicine della University of Southern California di Los Angeles: chi è affetto da perdita di udito e utilizza regolarmente apparecchi acustici ha un rischio di mortalità inferiore al 24% rispetto a quelli che non li hanno mai utilizzati.
“Questi risultati sono entusiasmanti perché suggeriscono che gli apparecchi possano svolgere un ruolo protettivo nella salute delle persone e prevenire la morte prematura” ha dichiarato la dottoressa Janet Choi curatrice della ricerca.
L’indagine pubblicata su The Lancet Healthy Longevity con il titolo “Associazione tra l’uso di apparecchi acustici e la mortalità negli adulti con perdita dell’udito negli Stati Uniti: uno studio di follow-up sulla mortalità di una coorte trasversale” prevedeva un campione composto da 9.885 partecipanti di cui 5.037 donne e 4.848 uomini con un’età media di 48,6 anni. Tra il 1999 e il 2012 tramite il National Health and Nutrition Examination Survey sono stati identificati soggetti con età pari o superiore ai 20 anni che avevano completato valutazioni audiometriche e avevano compilato questionari sull’uso di amplificatori di suoni e ne hanno seguito lo stato di salute nei 10 anni successivi.
I ricercatori, hanno rilevato significative differenze nel rischio di mortalità di chi indossava gli apparecchi almeno cinque ore a settimana, rispetto a chi li indossava saltuariamente o addirittura mai.
La perdita dell’udito è un problema molto comune, colpisce circa 1,6 miliardi di persone in tutto il mondo con una previsione entro il 2050 di un ulteriore aumento fino a 2,5 miliardi. Talvolta i soggetti che ne risultano affetti – 9 su 10 – si rifiutano di utilizzare le protesi perché hanno difficoltà ad accettare la perdita dell’udito, o perché le trovano scomode.
Se non adeguatamente trattata questa patologia può comportare anche un progressivo isolamento sociale fino a sfociare in una vera e propria depressione o demenza.
Sebbene lo studio non abbia approfondito il motivo per cui gli apparecchi acustici possano diminuire la mortalità, si può ipotizzare che un miglioramento nella salute mentale e nello stato cognitivo promuova anche una maggiore salute generale.
La dottoressa Choi auspica che questo studio incoraggi sempre più persone a avvalersi di questi dispositivi, anche se riconosce che vari fattori possono essere di ostacolo all’uso: fra cui il costo non proprio sostenibile per tutti, e la difficoltà di trovare protesti adatte, comode e funzionali.