Le clamorose rivelazioni sui nomi degli “amici” di Jeffrey Epstein, almeno per ora, non ci sono state. Ma nei prossimi giorni verranno rilasciati altri documenti sulle persone coinvolte nella vicenda giudiziaria del finanziere suicida in prigione a New York nel 2019 mentre aspettava il processo per traffico sessuale di minorenni.
La morte di Epstein al Metropolitan Correctional Center di Manhattan il 10 agosto 2019 è stata al centro di numerose indagini e molte controversie peraltro mai chiarite del tutto. Alcune settimane prima della sua morte, Epstein fu trovato privo di sensi nella sua cella con lesioni al collo. Il finanziere sostenne di essere stato aggredito dal suo compagno di cella, Nick Tartaglione. A mettere in discussione la versione ufficiale del suicidio è stato il celebre patologo forense Michael Baden, tesi poi sostenuta e condivisa da molti altri coroner.
I nomi citati nell’incartamento processuale sono quelli che circolano da anni. Il giudice ha affermato che alcuni nomi dovrebbero rimanere secretati nei documenti perché identificherebbero le persone che hanno subito abusi sessuali. La documentazione risale alla causa civile per diffamazione presentata nel 2015 da Virginia Giuffre, che ha accusato Epstein e la sua amante Ghislaine Maxwell di aver abusato di lei e per questo, oltre che per aver reclutato vittime minorenni, la Maxwell è stata condannata a 20 anni.
Virginia Giuffre nel corso della sua testimonianza affermò sotto giuramento che Ghislaine Maxwell le aveva ordinato di offrire prestazioni sessuali a Bill Richardson, l’ex governatore del New Mexico, Glenn Dubin, un miliardario gestore di hedge fund di New York, e Jean-Luc Brunel, un proprietario di un’agenzia di modelle francese.
In un’altra deposizione Johanna Sjoberg, che ha accusato Epstein, afferma che il finanziere newyorkese le avrebbe confidato che all’ex presidente Clinton piacciono le ragazze più giovani. Altri documenti includevano argomenti legali sull’opportunità di concedere a Giuffre più tempo per trovare potenziali testimoni, incluso Clinton. Giuffre non ha mai affermato che Clinton fosse coinvolto in comportamenti illegali, ma gli avvocati della Giuffre sostenevano che l’ex presidente era una “persona chiave che potrebbe fornire informazioni sulla sua stretta relazione con Maxwell ed Epstein”. Gli avvocati di Maxwell hanno ribattuto che la testimonianza di Clinton non era rilevante. In altri documenti Bill Clinton compare solo come un compagno dei viaggi nell’aereo privato di Epstein. Così come Donald Trump.

I nomi erano stati tenuti segreti per anni finchè nei giorni scorsi un giudice ha stabilito che non c’era alcuna giustificazione legale per continuare a mantenerli sotto sigillo.
Lo scandalo ha toccato anche la famiglia reale britannica con il principe Andrea accusato di aver abusato di Virginia Giuffre, allora minorenne, offertagli da Epstein e Maxwell. Andrea si è sempre detto innocente, ma ha pagato un risarcimento per evitare il processo ed è stato estromesso da ogni ruolo pubblico.
Tra i documenti processuali resi noti ci sono note del tribunale in cui gli avvocati della Giuffre si lamentavano del fatto che ad alcune donne che avevano lavorato per Epstein era difficile notificare i mandati di comparizione. Due di quelle donne avevano invocato il Quinto Emendamento contro l’autoincriminazione quando erano state interrogate in altre cause legali sul fatto se avessero contribuito a procurare minorenni che poi erano state abusate da Epstein.
Nella sua deposizione del maggio 2016, Sjoberg ha descritto di essere andata a una cena in una delle case di Epstein alla presenza anche del mago David Copperfield. Ha detto che Copperfield ha fatto trucchi magici prima di chiederle se era consapevole “che le ragazze venivano pagate per trovare altre ragazze”. Una delle principali accuse contro Epstein e Maxwell era che alcune delle ragazze pagate per atti sessuali avrebbero poi agito come reclutatrici per trovargli altre vittime.
Sjoberg ha anche raccontato di un viaggio dell’aprile 2001 a New York in cui affermò che il principe Andrea le palpeggiò il seno mentre posavano per una foto nella casa di Epstein a Manhattan.
Nelle testimonianze, Sjoberg ha detto che lei e Giuffre avevano volato con Epstein a New York sul suo jet privato. Maxwell e il principe Andrea li incontrarono a casa di Epstein. “Mentre parlavamo in salotto – ha testimoniato Sjoberg – Ghislaine Maxwell mi ha chiamata per aiutarla a prendere da un armadio un pupazzo del principe Andrea che era stato realizzato per un programma televisivo della BBC. Tornati in salotto è stato deciso di scattare una foto in cui Virginia e Andrew erano seduti su un divano. Hanno messo il pupazzo sulle ginocchia di Virginia, e io mi sono seduta sulle ginocchia di Andrew, e hanno messo la mano del burattino sul seno di Virginia mentre Andrew ha messo la sua mano sul mio seno, e hanno scattato una foto”.