A Hollywood l’intelligenza artificiale non sta rimpiazzando solo gli attori umani che recentemente hanno protestato per affermare il loro ruolo di personaggi in carne e ossa, ma anche gli attori animali che grazie all’impiego della computer grafica possono essere sostituiti dalle loro rappresentazioni digitali nel cinema, nella pubblicità e per gli spot televisivi. La crisi adesso arriva per gli allevatori che si prendono cura di questi divi a quattro zampe e che dovranno abbandonare molto presto questo settore. Mentre per gli attori umani la preoccupazione per la loro sostituzione con attori digitali sembra, per il momento, essersi placata, per gli animali invece è già una realtà.
Vicino Los Angeles, Luke uno degli ultimi leoni attori di Hollywood, di razza africana e del peso di 226 chili vanta sei anni di successo nel mondo del cinema, vive in un luogo con vista sulle montagne, una grande piscina e uno staff che gli porta bistecche o frullati. Luke, come alcuni suoi colleghi animali attori ha un autista che lo porta in città quando deve girare uno spot pubblicitario o per fare un’apparizione a un evento, per il quale il suo proprietario richiede un compenso pari alla paga di una settimana per un attore professionista.
Alcuni produttori cinematografici apprezzano la sostituzione di animali veri con quelli generati dall’IA poiché la computer grafica offre un modo più semplice di lavorare in termini di costi, perché la prestazione deve essere retribuita per i tempi cinematografici delle riprese vere e proprie, e per quelli in cui gli animali devono precedentemente essere addestrati. Secondo alcuni la sostituzione degli animali attori con l’ intelligenza artificiale ha il grande vantaggio di essere anche meno invasivo per gli animali che in questo modo non subiscono lo stress dell’addestramento e di girare le scene.
Poiché l’intelligenza artificiale rende la manipolazione degli effetti speciali realistici e più facili e veloci da produrre anche Masai il collega di Luke e come lui ultimo leone che lavora a Hollywood e che alloggia in un recinto vicino al suo, presto andrà in pensione.
È la fine di un’era: da quando un leone apparve sui titoli dei Goldwyn Studios, in seguito parte della MGM, gli animali sono stati parte essenziale del cinema ma adesso non è più così o almeno, non quelli reali.
Hollywood dovrà presto dire addio a tanti altri animali attori che sono entrati a fare parte della storia del cinema come l’orso di 11 anni Tag che ha recitato per un ruolo in Action Point e per un film indipendente intitolato La notte del Grizzly.
La storia del cinema è purtroppo costellata di alcuni maltrattamenti sugli animali come accadeva per esempio, quando per girare i film western si usavano fili elettrici per far cadere i cavalli come se fossero stati abbattuti da colpi di arma da fuoco. Ma una vera e propria protesta pubblica avvenne dopo un film su Jesse James del 1939, in cui un cavallo veniva deliberatamente spinto da un dirupo in un lago, dove annegava. L’anno successivo l’American Humane Society, un ente di beneficenza, iniziò a fornire la sua ormai famosa certificazione in cui si dichiara che “Nessun animale è stato maltrattato” nella realizzazione di produzioni che superavano le ispezioni sul set.
Nel remake di successo di Il Re Leone del 2019 ogni creatura è stata generata dal computer, ma la Disney non è la sola a utilizzare la computer grafica invece degli animali reali. La star della commedia horror di successo della Universal di febbraio 2023, Cocaine Bear, era un orso creato in computer grafica. “Tag non è mai riuscito nemmeno a fare l’audizione, dice il signor Martin proprietario dell’orso e aggiunge: “Quei ragazzi ci hanno davvero fatto fallire”.