L’“Ebony Alert” è entrato a tutti gli effetti in vigore in quanto legge in California dal 1 gennaio. Si tratta di un sistema di notifica utilizzato dalle forze dell’ordine statali per denunciare la scomparsa di giovani ragazzi e ragazze neri, con età compresa dai 15 ai 25 anni, diffondendo la notizia in tutto lo Stato attraverso messaggi trasmessi continuamente con segnaletica stradale e sui media.
È simile alla legge analoga, il “Feather Alert”, in vigore sempre in California, per ritrovare le persone indigene e a quella federale, l’“Amber Alert”, in caso di rapimento di minori.
Il senatore californiano Steven Bradford, che ha presentato la richiesta di legge per l’“Ebony Alert” a ottobre, ha citato i dati raccolti dalla Black and Missing Foundation, un’organizzazione no-profit che si occupa di educare sulla sicurezza personale delle persone nere, sensibilizzare nel caso in cui scompaiano e fornire supporto e strumenti alle famiglie di queste ultime. Circa il 38 per cento dei bambini scomparsi negli Stati Uniti nel 2022 era afro-americani, a fronte di una percentuale nella popolazione di meno del 15%.
Oltre a questo dato, l’iniziativa nasce in risposta al modo in cui vengono trattati i ragazzi e le ragazze neri che scompaiono. Vengono spesso classificati automaticamente come “fuggiaschi” e non come “scomparsi”, come succede ai bianchi. Per cui non viene lanciato l’“Amber Alert” su scala federale, né vengono veramente considerati dalle forze dell’ordine e né ricevono attenzione da parte dei media. Le conseguenze sono drammatiche: ci sono ritardi nelle risposte, mancanza di urgenza che avrebbero potuto salvare la persona scomparsa in questione.
Si ricorda in particolare un caso di cronaca che fece scalpore e da cui nacque il concetto di “sindrome della donna bianca scomparsa”, coniato dalla giornalista Gwen Ifill riferendosi al caso di Gabby Petito. Nell’agosto 2021 la ventiduenne scomparse insieme al fidanzato, Brian Laundrie, durante un’escursione in una foresta del Wyoming. Si scoprì poi che era stato proprio Laundrie a ucciderla. Prima che venissero trovati i due cadaveri, la storia divenne un grande caso mediatico per cui si mossero centinaia di agenti statali e federali e anche le comunità delle cittadine vicine si impegnarono nelle ricerche. Ifill scrisse come commento: “Se c’è una donna bianca scomparsa, si copre la storia ogni giorno”, per sottolineare che nel caso in cui fosse scomparsa invece una donna nera non avrebbe ricevuto la stessa attenzione. All’epoca il giornalista Matt Pearce del Los Angeles Times citò uno studio del giornale accademico Journalism Practice dove la mancanza di attenzione mediatica si addebita alla polizia. Se la polizia non notifica la scomparsa di una persona nera, allora la storia non viene nemmeno riportata sui giornali.