La natura non smette mai di stupire e di affascinarci. Un nuovo studio pubblicato su Communication Biology rivela che le taccole (Corvus monedula) appartenenti alla specie dei corvidi sono uccelli sorprendentemente intelligenti e i loro processi mentali sono talmente evoluti da presentare dei parallelismi con le funzioni cognitive umane e con i primati. Le taccole hanno dimostrato agli scienziati che le hanno osservate, di avere la stessa capacità innata degli umani nell’utilizzare alcune cosiddette “dinamiche di attrazione” ovvero la capacità di percepire le cose che circondano e che attirano la memoria verso un insieme limitato di rappresentazioni mentali per classificare le informazioni. Esse come noi, sono in grado di immagazzinare e riproporre contestualmente queste informazioni apprese e classificate, grazie alle loro notevoli capacità di memoria. Si tratta di una vera e propria strategia cognitiva che serve a noi umani, ai primati e anche a questi uccellini per ricordare gli oggetti, i colori, e ogni cosa che ci circonda organizzando ogni input sensoriale – e quindi tutte le informazioni che recepiamo continuamente dal mondo circostante – in categorie distinte.
A lungo l’intelligenza umana è stata considerata la più alta capacità cognitiva sulla Terra. Tuttavia, questi recenti studi mettono in discussione questo assunto aprendo nuove strade alla comprensione di intelligenze altrettanto evolute e parallelismi cognitivi tra umani e altre specie totalmente diverse come i corvidi. Questa ricerca dimostra infatti, che la capacità mnemonica e i calcoli neuronali delle taccole sono in gran parte simile a quelle dei primati, nonostante fra i due ci siano circa 320 milioni di anni di evoluzione.
Come si legge nello studio, i ricercatori hanno infatti dimostrato che le taccole padroneggiano la capacità di memorizzare e di svolgere vari compiti comportamentali complessi, hanno una vita sociale e familiare evoluta e sanno organizzarsi per “divertirsi” persino con attività di gioco, per esempio, “slittando amabilmente sulla neve”, con un comportamento molto simile a quello dei primati, e in un modo non troppo dissimile dagli umani. Grazie alla loro intelligenza questi graziosi uccellini che amano volare liberi nella natura, possono essere addestrati con successo per svolgere compiti complessi e possono essere annoverati tra gli animali considerati i “migliori amici dell’uomo”.