Niani Finlayson, 27 anni, è stata uccisa dalle forze dell’ordine che lei stessa aveva chiamato nel tentativo di sottrarsi a una violenza domestica; un video inchioda l’agente dell’ufficio dello sceriffo che il 4 dicembre le ha sparato quattro volte, appena tre secondi dopo essere entrato a casa sua, di fronte alla figlia di 9 anni.
Il video è stato diffuso dallo stesso ufficio dello sceriffo di Los Angeles(LASD) e viene dalle body-cam indossate dall’ufficiale in questione, Ty Shelton, e da alcuni colleghi.
Il LASD ha diffuso anche l’audio della telefonata al numero di emergenza 911. La donna urla “Non se ne va di casa… Non mi lascia in pace… Mi serve la polizia subito”. Secondo l’avvocato della famiglia si trattava del suo ex fidanzato.
La sparatoria a Lancaster, sobborgo a nord di Los Angeles, quando è venuta alla luce ha fatto scandalo; gli attivisti per i diritti civili chiedono perché i poliziotti invece di cercare di calmare le acque abbiamo aperto il fuoco, oltretutto contro una donna che aveva chiesto aiuto.
Secondo la ricostruzione del LASD, la porta di casa era chiusa a chiave e quando la donna la ha aperta, ha urlato “lo sto per pugnalare perché ha spinto la bambina”. “La bambina grida “mi ha spinto!”. Un poliziotto dice “dammi un taser”. In due entrano nell’appartamento pistola alla mano.
Finlayson, dice il LASD, aveva in mano un grosso coltello con cui minacciava l’ex compagno. A quel punto Ty Shelton ha aperto il fuoco.
Si sente un uomo gridare “No! Perché hai sparato!” mentre la bambina, Xaisha, che si trovava lì di fronte, scappa dopo aver visto crollare madre a terra.
Shelton che al momento risulta sospeso dal lavoro, era già stato coinvolto in una sparatoria mortale. L’11 giugno del 2020 aveva ucciso il sessantunenne Michael Thomas, durante un altro intervento per una presunta violenza domestica. In quell’occasione l’omicidio non era stato ripreso dalla telecamera, ma la fidanzata dell’uomo in seguito aveva dichiarato che Thomas, che era disarmato, voleva soltanto impedire agli agenti di entrare in casa. Shelton aveva invece subito aperto il fuoco sparandogli in pieno petto; in quella circostanza non era stato perseguito.
L’omicidio di Finlayson è solo l’ultimo di una serie di incidenti che hanno coinvolto gli sceriffi della contea di Lancaster in episodi di violenza contro donne di colore.