Finalmente Glynn Simmons ha vinto la sua battaglia giudiziaria: ha ottenuto una sentenza che lo riconosce come innocente, dopo 48 anni passati in prigione per un omicidio che non ha commesso, la scarcerazione senza assoluzione per vizio tecnico, la scoperta di un tumore al quarto stadio. Ha un poco invidiabile record: è la persona che ha passato più tempo ingiustamente in un carcere degli USA. È anche un esempio di giustizia sommaria, comminata come spesso accade agli afroamericani.
In luglio, il 71enne si era sentito dire da un giudice dell’Oklahoma che la sua condanna per omicidio nel 1975 era stata viziata dal fatto che la procura all’epoca aveva tenuto per sé alcuni documenti – incluso un rapporto di polizia secondo cui avrebbero potuto esserci altri sospetti.
Tuttavia in assenza di nuove prove, il giudice lo aveva sì scarcerato ma senza dichiarare la sua innocenza, e la procura dell’Oklahoma si era rifiutata di aprire un nuovo processo. Dopo 48 anni in galera, Simmons si è ritrovato fuori, senza indennizzi, e a peggiorare la situazione ha scoperto poco dopo di avere un tumore al colon al quarto stadio.
Simmons allora ha chiesto un finding of actual innocence, ovvero la dichiarazione di un giudice che riconoscesse la sua innocenza. La giudice Amy Palumbo di una corte statale gli ha dato ragione: “il reato per cui il signor Simmons fu condannato e imprigionato non fu commesso da lui”.
Quanto valgono 48 anni in carcere da innocente? Simmons potrebbe ottenere danni dallo Stato per 175mila dollari per la sentenza ingiusta. Non molto, ma il suo avvocato Joe Norwood sottolinea che ne ha bisogno: al momento, mentre segue le sue terapie, si mantiene con un crowdfunding su GoFundMe.
“È così che sopravvive, che paga l’affitto e la spesa” ha spiegato Norwood. In ogni caso Simmons ora potrà anche chiedere i danni alla polizia e alle strutture pubbliche che seguirono le indagini e formularono l’accusa; ma questo procedimento potrebbe impiegare anni – che non ha più.
Glynn Simmons fu condannato per l’omicidio commesso nel dicembre 1974 di una donna chiamata Carolyn Sue Rogers, uccisa durante una rapina in un negozio di liquori a Edmond, Oklahoma. Con lui fu condannato un altro uomo, Don Roberts. Entrambi furono condannati a morte, sentenza poi ridotta all’ergastolo. Nel 2008 a Roberts fu concessa la libertà condizionata.
Al momento della sentenza di assoluzione, riporta USA Today, Simmons ha detto “Oggi possiamo dire che giustizia è stata fatta e sono felice”.