Incoraggiato dalla fallita controffensiva dell’Ucraina e dal debole sostegno occidentale, il presidente russo Vladimir Putin sostiene che gli obiettivi di guerra della Russia non siano cambiati.
Questa settimana, rivolgendosi ai suoi generali, si è vantato del fatto che l’Ucraina sia al momento così assediata che le truppe d’invasione russe stanno facendo “quello che vogliono”.
“Non rinunceremo a ciò che è nostro – ha detto Putin ai comandanti dei battaglioni – Se vogliono negoziare, lasciamoli negoziare”.
In una recente misura diplomatica, però, il leader del Cremlino ha inviato un messaggio diverso. Il New York Times ha raccontato come Putin sia effettivamente “pronto a stringere un accordo”. Secondo il quotidiano newyorkese, avrebbe infatti segnalato attraverso alcuni intermediari di essere aperto a un cessate il fuoco che congeli i combattimenti lungo le linee attuali, ovvero molto al di sotto delle sue ambizioni di dominare l’Ucraina. A testimonianza di ciò, due ex alti funzionari russi vicini al Cremlino che avrebbero ricevuto il messaggio.
In effetti – scrive il New York Times citando anche funzionari americani – Putin ha inviato segnali in direzione di un accordo di cessate il fuoco anche un anno prima, nell’autunno del 2022. Questa discreta apertura, non riportata in precedenza, è arrivata dopo che l’Ucraina ha sconfitto l’esercito russo nel nord-est del paese. Putin aveva indicato di essere soddisfatto delle conquiste territoriali della Russia e si era detto pronto per un’intesa.
Il ripetuto interesse manifestato da Mosca per un cessate il fuoco è un esempio di come “opportunismo ed improvvisazione abbiano definito dietro le quinte il suo approccio alla guerra”. Decine di colloqui con russi che lo conoscono da tempo e con funzionari internazionali che hanno una visione approfondita dei meccanismi interni del Cremlino mostrano un leader che manovra per ridurre i rischi e mantenere aperte le sue opzioni in una guerra che è durata più a lungo di quanto si aspettasse.
Dicono di essere “pronti ad avere negoziati per un cessate il fuoco'”, ha reso noto un alto funzionario internazionale che ha incontrato alti funzionari russi in autunno. “Vogliono rimanere al punto in cui sono arrivati sul campo di battaglia”.