La sentenza è arrivata dopo una settimana di processo per Jeremy Cooper e per il tenente Peter Cichuniec, due paramedici in servizio con i Vigili del Fuoco di Aurora, in Colorado: ritenuti colpevoli di omicidio colposo per la morte nel 2019 di Elijah McClain, 23 anni, a cui iniettarono ketamina per “calmarlo” dopo un controllo di polizia.
Cichuniec è stato anche ritenuto colpevole di aggressione. Due poliziotti sono invece stati assolti, uno è stato condannato per reati connessi all’arresto.
Un caso diverso da tanti altri perché se è raro che gli agenti di polizia siano incriminati e tanto più condannati per aver ucciso qualcuno mentre erano in servizio, è ancora più raro che il personale paramedico sia portato in tribunale. Il giovane morì pochi giorni dopo l’arresto a causa di “complicazioni dovute alla somministrazione di ketamina mentre era immobilizzato” si legge nel referto dell’autopsia rilasciato l’anno scorso. Il caso tornò agli onori delle cronache (e provocò una revisione dell’autopsia) dopo la morte nel 2020 di George Floyd, l’esplosione del movimento Black Lives Matter e le proteste per il racial profiling, la tendenza della polizia a fermare per controlli soprattutto persone appartenenti a minoranze (usando poi mezzi di contenzione e anche sedativi per ‘calmarli’).

Il caso McClain è tipico. Il giovane, massaggiatore di professione, stava tornando a casa da un negozio il 24 agosto del 2019 ad Aurora, Colorado, quando fu fermato dalla polizia e bloccato con violenza. Non era armato né accusato di alcun reato, ma una telefonata al 911, i servizi di emergenza, lo aveva definito ‘sospetto’. Tre poliziotti lo hanno bloccato a terra strozzandolo comprimendogli la carotide (una procedura che ora è illegale).
In un video mostrato ai giurati al processo, Cooper e Cichuniec dicevano agli investigatori che McClain stava opponendo resistenza, ma questo non è evidente dai filmati delle bodycam degli agenti. I due paramedici affermarono anche che McClain mostrava segni di “excited delirium” ovvero di comportamento esagitato, una definizione molto contestata dal punto di vista medico, e spesso applicata a chi è morto in custodia, soprattutto se afroamericano. I due paramedici iniettarono al giovane 500 milligrammi dell’anestetico ketamina, più della dose raccomandata per il suo peso secondo l’accusa.
Nel 2021, la città di Aurora ha patteggiato con i genitori di McClain un risarcimento di 15 milioni di dollari in una causa civile federale.
Un poliziotto, Randy Roedema, è stato ritenuto colpevole di omicidio colposo e aggressione; la sentenza ci sarà in gennaio. Altri due agenti, Jason Rosenblatt e Nathan Woodyard, sono stati assolti; il primo era stato licenziato dal dipartimento di polizia, il secondo tornerà invece in servizio e riceverà oltre 200.000 dollari di arretrati.
La città di Aurora ha applicato una serie di riforme da allora contro il racial profiling, l’uso eccessivo della forza e la somministrazione illecita di ketamina. In questo mese di dicembre, la polizia del Colorado ha eliminato la menzione dell’ “excited delirium” dai programmi di addestramento delle forze dell’ordine.