L’iniziativa promossa da Sage Brook Carbone, appartenente alla tribù dei nativi americani della città di Narragansett a Rhode Island, è stata accolta: 70 cartelli stradali con la lingua dei nativi saranno posizionati in Massachusetts, sua terra d’origine.
L’aggiunta di traduzioni nella lingua dei nativi americani ai cartelli stradali vuole aumentare la consapevolezza, sempre più diffusa, sulle comunità indigene e ha già trovato adesioni in sei stati fra cui Iowa, New York, Minnesota e Wisconsin.
Qualche anno fa Carbone, mentre si trovava a un powwow – un raduno di nativi – nella riserva di Mashantucket Western Pequot nel Connecticut aveva notato sulla segnaletica dei segni in lingua Pequot.
La giovane ha pensato a Cambridge, nel Massachusetts, dove risiede e dove non ha mai osservato scritte in onore dei nativi americani, né alcun cartello in lingua indigena. Ha deciso quindi di presentare ai funzionari della città l’idea di aggiungere le traduzioni. Il progetto è stato subito appoggiato con entusiasmo dalla comunità locale e ora trova finalmente la sua realizzazione.
“È un modo fantastico e universale di insegnare la lingua – ha commentato Sage – vediamo scritte in più lingue quasi ovunque, ma non sulla segnaletica comunale”. Carbone auspica inoltre che l’iniziativa sui cartelli stradali possa aprire una discussione più ampia sulle esigenze dei nativi americani in città, compresa una rappresentanza in politica.
“C’è una ricerca di riconciliazione e giustizia attorno alle questioni indigene”, – ha dichiarato Darren Ranco, presidente dei programmi per i nativi americani presso l’Università del Maine e cittadino della Penobscot Nation – “I segnali stradali lo dimostrano, ma la mia preoccupazione è che la gente pensi che mettere dei cartelli risolva il problema, quando in realtà è il punto di partenza per affrontare situazioni più profonde”.
Diverse indicazioni stradali che includevano il linguaggio della tribù Meskwaki sono apparse anche lungo la U.S. Highway 30 in Iowa, mentre nello stato di New York sono stati installati cartelli bilingue con gli idiomi delle tribù Seneca, Onondaga e Tuscarora lungo le autostrade che confinano con le loro riserve.
In Wisconsin, – parola che deriva da Menominee Wēskōhsaeh, “un buon posto” e dalla parola Meskousing, che significa “dove giace rosso” in algonchino – sei delle 11 tribù riconosciute dallo stato hanno inserito sui cartelli la doppia lingua.
Il Minnesota invece oltre all’affissione di cartelli in inglese e nelle lingue Dakota o Ojibwe, sulle autostrade che attraversano le comunità indigene, ha avviato un progetto nella località di Bemidji chiamato Bemidji Ojibwe Language Project.
Dal 2009, più di 300 cartelli in inglese e ojibwe sono stati affissi in tutto il nord del paese, su edifici, scuole e ospedali, utilizzati per scrivere nomi di luoghi, animali, o indicare scale e ascensori, reparti ospedalieri, incluse traduzioni di benvenuto, ringraziamento e altre frasi di cortesia.