Una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Plos Biology afferma che le lacrime delle donne contengono sostanze chimiche in grado di bloccare l’aggressività degli uomini. Lo studio è stato realizzato al Weizmann Istitute of Science in Israele dalla ricercatrice Shani Agron; l’odore delle lacrime porterebbe a una riduzione dell’attività cerebrale e quindi indurrebbe un comportamento meno aggressivo.
“Quando abbiamo cercato volontari che potessero donare lacrime, abbiamo trovato per lo più donne, perché per loro è più socialmente accettabile piangere, – ha dichiarato Agron. “Sapevamo che odorare le lacrime poteva abbassare il testosterone, e abbassare il testosterone ha un effetto maggiore sull’aggressività negli uomini rispetto alle donne; quindi abbiamo iniziato a studiare l’impatto delle lacrime sugli uomini e questo ci ha fornito maggiori possibilità di ottenere risultati. Ora però, dobbiamo estendere questa ricerca alle donne, per ottenere un quadro completo”.
In passato un’indagine analoga aveva interessato i roditori, – topi, ratti e polli come dimostrato scientificamente hanno dotti lacrimali e sono in grado di ‘piangere’ – anche in questo caso le lacrime femminili, contenenti feromoni, avevano innescato risposte comportamentali specifiche.
Il liquido lacrimale, studiato nei diversi ceppi di topi, aveva evidenziato come i feromoni fossero capaci di ridurre l’aggressività maschile e addirittura trasformarla in un comportamento copulatorio; sono infatti capaci di modulare l’attività di un’area cerebrale responsabile delle interazioni aggressive.
Quanto rilevato sui topi – noto anche come “chemiosegnalazione sociale”, un processo comune agli animali, ma meno conosciuto negli esseri umani – è stato determinante per il nuovo approfondimento.I ricercatori per capire se le lacrime avessero lo stesso effetto sulle persone, hanno sottoposto un campione di uomini a una serie di esperimenti, fra cui un gioco, esponendoli sia alla presenza di lacrime ’emotive’ – esistono anche quelle basali e riflesse, meri processi fisiologici – sia a finte lacrime create con una soluzione fisiologica.
Il gioco era appositamente studiato per suscitare comportamenti aggressivi verso l’altro giocatore – in questo caso una donna – perché induceva i maschi a credere di essere stati raggirati. In seguito ai partecipanti era stata offerta la possibilità di rivalersi finanziariamente. Nonostante la rabbia, in presenza di lacrime vere, i comportamenti aggressivi sono diminuiti del 44%.
L’esperimento è stato ripetuto anche con il controllo di una risonanza magnetica, ha mostrato che le due regioni cerebrali legate all’aggressività – la corteccia prefrontale e l’insula anteriore – erano divenute più attive quando gli uomini erano provocati, ma non altrettanto è successo dopo l’esposizione alle lacrime ‘vere’.
La ricerca ha richiesto oltre 160 ml di lacrime. Le sei volontarie tutte ventenni, scelte perché facilmente incline al pianto, hanno partecipato a 125 sessioni di donazioni.