La Corte Suprema del Wisconsin ha sentenziato che le circoscrizioni elettorali dello Stato devono essere ridisegnate prima delle elezioni del 2024, perché sono incostituzionali, in quanto non sono formate da territori adiacenti. Le attuali circoscrizioni elettorali erano state manipolate pesantemente a favore dei repubblicani (si chiama in inglese gerrymandering), e la decisione della Corte potrebbe capovolgere i risultati in questo stato, uno dei cosiddetti swing states per la corsa alla Casa Bianca.
La decisione era attesa, perché la Corte del Wisconsin nel 2023 è passata a una maggioranza democratica (per 4 giudici a 3), dopo l’elezione di un giudice più costosa della storia statunitense. L’eletta, Janet Protasiewicz, era già stata apertamente critica nei confronti delle mappe elettorali, che aveva definito “truccate”. Il giorno dopo il suo giuramento in agosto, una petizione sul tema era stata presentata da associazioni per il diritto al voto e studi legali.
I democratici ora avranno la possibilità di ottenere più seggi nel parlamento dello Stato, adesso a maggioranza repubblicana. Il Wisconsin ha un elettorato diviso più o meno a metà fra democratici e repubblicani, ma i repubblicani hanno una maggioranza di 64 contro 35 all’Assemblea e di 22 a 11 nel Senato.
Secondo Mark Gaber, avvocato che rappresenta i democratici, i bizzarri confini delle circoscrizioni elettorali fanno anche passare la voglia di votare agli elettori: “la gente resta scioccata quando guarda queste carte”.