L’eco della crisi finanziaria che ha colpito Signa, colosso immobiliare austriaco, è arrivato fino a New York: la società, capitanata fino ad un mese fa da René Benko, sarà infatti costretta a vendere il Chrysler Building, uno dei grattacieli più iconici di Manhattan.
L’azienda immobiliare possiede il 50% delle quote dell’edificio della Grande Mela. La vendita del Chrysler, però, per quanto proficua, non risolverà certo tutti i guai finanziari della società: al momento, circa 43 creditori hanno avanzato richieste che ammontano a circa 1,20 miliardi di dollari, una cifra destinata inevitabilmente a crescere nelle prossime settimane. Stando alle prime indiscrezioni, infatti, sembrerebbe che i debiti totali della Signa Holding ammonterebbero ad oltre 5 miliardi.

Numeri che hanno costretto Benko a dimettersi dal consiglio d’amministrazione della società, ed a disfarsi del suo mega yacht da 64 metri, il “Roma”, venduto per circa 40 milioni, e del jet privato dell’azienda. In pochi mesi, il patrimonio dell’imprenditore è passato da circa 6 miliardi di dollari a 2,8 miliardi. Ora, i nuovi vertici di Signa sono al lavoro per tentare di vendere alcuni dei più importanti edifici in giro per il mondo, in modo da recuperare il denaro perso e soddisfare così le esigenze azionisti e creditori.
In questi anni, sono stati circa 120 gli istituti bancari che hanno prestato denaro a René Benko: tra questi, vi è anche Unicredit. Naturalmente, le banche si sono sempre mostrate “disponibili” nei confronti della società austriaca proprio perché rassicurate dal suo immenso patrimonio immobiliare, il cui valore ammonterebbe a circa 25 miliardi di dollari.
Stando a quanto riportato dal Financial Times, già nel corso dell’ultima primavera, Benko si ritrovò costretto a vendere le quote dei grandi magazzini “KaDeWe” di Berlino, per poco meno di $330 milioni. Dopo aver “sacrificato” il mega panfilo, il jet della società e l’edificio tedesco, la società, oggi commissariata da Christof Stapf, ha dunque deciso di mettere sul mercato le quote di quello che probabilmente è il suo grattacielo più iconico, il Chrysler di New York.

Parliamo di un vero e proprio simbolo della Grande Mela, datato 1930: al tempo della sua inaugurazione, il Chrysler, capolavoro di art déco, con i suoi 77 piani, era il palazzo più alto del mondo. Lo storico edificio si trova nel cuore di Manhattan, più precisamente nell’East Side di Midtown. Nel 2019, il 50% delle sue quote vennero acquistate da Signa, mentre la restante metà dalla società immobiliare statunitense RFR Holding, per un totale di 151 milioni di dollari.
Nelle prossime settimane, presumibilmente, parte della proprietà del grattacielo cambierà nuovamente: al momento, però, Signa Holding non ha ancora ricevuto un’offerta ufficiale. Ad oggi, inoltre, non è ancora stata resa nota la cifra richiesta dalla società austriaca per la vendita del 50% delle quote dell’iconico grattacielo newyorkese.