Linea durissima del Texas contro l’emergenza migranti al confine meridionale tra USA e Messico.
Il governatore repubblicano Greg Abbott ha firmato una disegno di legge approvato dalla legislatura statale che conferisce alla polizia il diritto di arrestare i migranti che attraversino illegalmente il confine, conferendo ai giudici locali l’autorità di deportarli.
La legge è peraltro in chiaro conflitto di competenza con l’autorità del governo federale, che è deputato a stabilire e attuare le leggi sull’immigrazione. Tuttavia, è altrettanto chiaro che i repubblicani del Texas vogliono portare la questione fino alla Corte Suprema, davanti alla maggioranza conservatrice formata da Donald Trump, e cercare di ottenere la cancellazione di un parere del 2012 che riconfermava la sola autorità federale in materia di immigrazione. Sperano cioè anche su questo tema di ottenere una sentenza come quella che ha tolto il diritto federale all’aborto e lo ha rimandato agli Stati. Il Texas è lo Stato che ha il confine più lungo con il Messico. Gli altri sono il Nuovo Messico, l’Arizona e la California.
Parlando ad una cerimonia per la firma del provvedimento a Brownsville, cittadina frontaliera, Abbott ha accusato Biden di “non fare nulla per fermare l’immigrazione illegale”. “L’inazione deliberata di Biden ha decimato l’America”, ha detto il governatore, secondo cui circa 8 milioni di persone hanno attraversato il confine clandestinamente da quando l’amministrazione dem ha preso il potere nel gennaio 2021. Abbott ha difeso la nuova legge come costituzionale e necessaria per “fermare l’ondata di ingressi illegali in Texas”, affermando che il suo Stato era stato lasciato a “badare a sé stesso”.
La legge, nota con l’acronimo Sb4, ha già impaurito la folta comunità ispanica del Texas, che costituisce circa il 40% della popolazione del Lone Star State. Le organizzazioni per i diritti civili e i gruppi di difesa dell’immigrazione, tra cui l’American Civil Liberties Union (Aclu), avvertono che i poteri concessi alle forze dell’ordine porteranno alla profilazione razziale dei Latinos, non solo al confine ma in tutto lo Stato – minacciando di citare in giudizio Abbott.
Lo scontro tra repubblicani e amministrazione Biden sull’immigrazione rischia inoltre di paralizzare anche i finanziamenti a Ucraina, Israele e Taiwan. In cambio degli aiuti agli alleati esteri, i repubblicani chiedono che i democratici accettino drastiche riforme sull’immigrazione. Biden si è detto disponibile a un compromesso, ma pare che le richieste repubblicane siano troppo estreme anche per i dem più disposti a negoziare. Alcuni analisti hanno espresso il sospetto che le richieste dei rep siano così intransigenti perché in realtà non vogliono trovare un accordo bipartisan che darebbe a Biden una vittoria sia sul fronte Kyiv che immigrazione. Intanto i fondi ancora disponibili pet l’Ucraina sono agli sgoccioli, l’ultimo milione di dollari di aiuti verrà consegnato prima della fine del mese, e poi non ci sarà più nulla.