“La Russia non ha alcun interesse geopolitico, economico, politico, o militare per combattere i Paesi della NATO”. A dirlo è stato domenica il presidente russo Vladimir Putin nel corso di un’intervista a Rossiya-1.
Il leader del Cremlino ha definito “stupidaggini” le affermazioni del presidente statunitense Joe Biden secondo cui Mosca sarebbe pronta ad attaccare la NATO in caso di vittoria in Ucraina (in un appello ai repubblicani affinché non bloccassero ulteriori aiuti militari).
“È una completa stupidaggine – e credo che anche il presidente Biden lo capisca”, ha detto Putin, aggiungendo che la Casa Bianca cerca solo di giustificare la propria “politica sbagliata” nei confronti di Mosca.
Putin ha quindi ammesso di essere stato “ingenuo nei riguardi dell’Occidente” nei primi anni del suo mandato presidenziale, non capendo che i rivali – statunitensi in primis – puntassero alla “disintegrazione” della Russia come era avvenuto con l’Unione Sovietica. Il leader pietroburghese ha nominato espressamente l’ex consigliere per la sicurezza nazionale USA Zbigniew Brzezinski, che a suo dire aveva un piano per “dividere la Russia in cinque parti e sfruttare le sue risorse”.
Con l’ingresso della Finlandia nella NATO, la Russia sarà “costretta a concentrare alcune unità militari” vicino al confine russo-finlandese, secondo Putin – che è tornato a definire la guerra in Ucraina come parte di una lotta molto più grande con gli Stati Uniti. Il Cremlino crede infatti che il proposito di Washington sia quello di dividere la Russia, accaparrarsi le sue vaste risorse naturali e poi affrontare a viso aperto la Cina.