Niente scalfisce Elon Musk: non il ritiro di due milioni di Tesla dal mercato americano, non la popolarità in picchiata di X (l’ex Twitter acquisito due anni fa). L’uomo più ricco del mondo sbarca a Castel Sant’Angelo, palcoscenico del festival fantasy di Atreju, ospite d’onore della premier Giorgia Meloni e del suo partito Fratelli d’Italia. Arriva in elicottero sorvolando quella che fu la residenza fortificata dei Papi, poi scende da una Tesla, appunto, bianca e superblindata, e sale sul palco acclamato da grande star dal popolo dei meloniani per farsi intervistare dal giornalista Nicola Porro. Ma non è solo: sulle spalle si porta un figlioletto.
Un simbolo, si affretta a sottolineare il giornalista. Infatti il messaggio di Elon Musk è immediato e semplice: “Italiani, fate più figli”: non si può lasciare che a popolare l’Europa siano i migranti. Musica per le orecchie di Giorgia Meloni, seduta in platea peraltro accanto al premier albanese Edi Rama – che ha ribadito ad Atreju la bontà del suo accordo col governo italiano per spostare in Albania i richiedenti asilo in attesa di risposta (pazienza se il progetto è stato bloccato per ora dai dubbi della Corte Suprema albanese).
I manifesti di Atreju del resto proclamano ovunque “Benvenuto orgoglio italiano”. È il secondo anno di governo per Meloni . Atreju (il nome viene dal protagonista de La storia infinita di Michael Ende) esiste da quindici anni, appuntamento canonico ove il partito si ritrova; un festival di sapore fantasy appunto – e del resto la destra italiana ha un penchant anche per Tolkien, trasformato in icona identitaria (l’intero partito è andato in pellegrinaggio alla mostra sull’autore del Signore degli Anelli aperta al Palazzo delle Esposizioni per volere del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano).
Negli anni, Atreju è stato anche palcoscenico per i dibattiti più vari e gli ospiti di tutte le sponde, per segnalare l’apertura mentale della nuova dirigenza. Quest’anno però la segretaria del partito Democratico, Elly Schlein, ha rifiutato di partecipare. In platea accanto a Meloni c’è un altro ospite d’onore: è lo spagnolo e carissimo amico Santiago Abascal, leader dell’estrema destra di Vox. Il quale Abascal ha recentemente dichiarato che il premier spagnolo Pedro Sanchez fra poco sarà “appeso per i piedi”, riferimento che a prescindere dal senso più che bellicoso, in Italia fa pensare alla fine di Mussolini, per cui ha spiazzato anche i meloniani.
Elon Musk non si fa problemi di compagnie. Idolo dei populisti del mondo – inclusi gli anti vaccinisti e i complottisti di tutte le tendenze – non si fa nemmeno problemi a popolare la Terra. Musk, infatti, di figli ne ha avuti 11, da tre donne diverse: il primogenito Nevada morì tragicamente a soli dieci mesi. Sempre con la scrittrice Justine Wilson ebbe poi due gemelli e altri tre nel 2006, tutti con fecondazione assistita. Con la cantante Grimes, Musk ha avuto X AE A-XII nel maggio del 2020, e nel dicembre 2021 una bambina, Exa Dark Sideræl Musk.
Nel novembre 2021, Musk avrebbe avuto altri due gemelli con la direttrice delle operazioni speciali di Neuralin, Shivon Zilis (lo scrisse Business Insider). Ma sarebbe nato da poco anche un terzo figlio con la cantante Grimes (Techno Mechanicus). In questo profluvio di bimbi e di relazioni fluide (e di probabili incubi di successione), tutto è coperto da riservatezza: chi era il piccolo sul palco di Atreju? All’apparenza, potrebbe essere X AE A-XII.
Una cosa però si sa, perché l’ha rivelata la stessa Grimes: Exa Dark Siderael è nata tramite maternità surrogata. Proprio la pratica che il Parlamento italiano sospinto da Fratelli d’Italia, quest’anno, ha dichiarato “reato universale”. Va bene che per l’uomo più ricco del mondo le regole non si applicano, e va bene che quella legge in realtà è stata fatta per impedire alle coppie di omosessuali maschi di avere figli (o almeno per renderne impossibile il riconoscimento). Meloni e la platea di Atreju, però, lo sanno?