Costano care a Rudy Giuliani le sue bugie elettorali.
L’ex avvocato di Donald Trump dovrà versare 148 milioni di dollari in totale: 16 milioni a Wandrea “Shaye” Moss e 16 milioni sua madre Ruby Freeman, per gli insulti immotivati, 40 milioni di dollari per i danni emotivi causati e 75 milioni di danni punitivi alle due operatrici elettorali della Georgia, che Giuliani ha diffamato per divulgare le bugie elettorali di Trump sulle elezioni truccate. Lo ha stabilito la giuria popolare, dopo due giorni di camera di consiglio, a conclusione del processo che si è tenuto nella corte federale di Washington. Giuliani aveva accusato le due donne di aver falsificato le schede elettorali.
A Giuliani inoltre è stato ordinato di pagare più di 132.000 dollari in spese legali. La commissione elettorale statale della Georgia nei mesi scorsi aveva formalmente assolto Freeman e Moss dall’accusa di illeciti affermando che le dichiarazioni di Giuliani erano “prive di fondamento”.
I giurati hanno stabilito che l’ex avvocato di Trump è responsabile del “disagio emotivo” causato a Wandrea “Shaye” Moss e a Ruby Freeman e hanno aggiunto i “danni punitivi”.
Nella loro testimonianza davanti alla Commissione d’inchiesta della Camera che indagava sul tentativo insurrezionale del 6 gennaio al Campidoglio, Wandrea “Shaye” Moss e Ruby Freeman hanno rivelato la gravità degli abusi che hanno subito, le minacce telefoniche e scritte, il daanneggiamento dellaa loro autovettura, costringendole a lasciare il lavoro, a lasciare la propria abitazione nascondendosi a casa di parenti e amici dopo che l’ex presidente e Giuliani le hanno accusate dei brogli elettorali.
Durante un intervento al parlamento statale della Georgia del 10 dicembre 2020, Giuliani ha detto che Wandrea “Shaye” Moss e Ruby Freeman “si passavano di nascosto le chiavette USB come se fossero bustine di eroina o cocaina” affermando che erano due criminali i cui “posti di lavoro”, le loro case, avrebbero dovuto essere perquisite per provare la frode elettorale”. Dopo queste affermazioni sono cominciate le intimidazioni e le minacce.

Wandrea “Shaye” Moss e Ruby Freeman avevano anche citato in giudizio il network OAN, One American News, che è tra i maggiori sostenitori di Trump, che aveva ripetutamente ospitato Giuliani nei suoi programmi durante i quali l’ex sindaco di New York accusava le due di aver truccato le macchine per il voto. Gli avvocati del canale televisivo una volta citati in giudizio hanno preferito trovare un accordo con Wandrea “Shaye” Moss e Ruby Freeman dopo che il rapporto del comitato elettorale statale della Georgia le aveva scagionate.
Un triste tramonto per Rudy Giuliani. Quasi ottantenne, alcolizzato, pieno di debiti, citato in giudizio dalla terza moglie per 260 mila dollari, ex procuratore d’acciaio nella lotta a Cosa Nostra, ha buttato a mare la sua gloriosa carriera in magistratura dopo essersi associato a Donald Trump. Ha scelto di fare quattrini, di cercare fama legandosi all’ex presidente, diventando il difensore dell’indifendibile. Da sindaco d’America, come venne nominato da Oprah Winfrey dopo gli attentati dell’11 settembre, a caricatura comica che fuori dai tribunali gesticolava e nella foga per raccontare ai giornalisti i brogli elettorali che solo lui conosceva gli colava sul volto il colorante per i capelli. Bugie per le quali è stato sospeso dall’ordine degli avvocati di New York.
L’ex sindaco di New York ha speso centinaia di migliaia di dollari per difendersi nei tribunali dopo aver diffuso senza nessuna prova le accuse di interferenza elettorale. Ultimamente il suo ex avvocato, Robert Costello, lo ha citato in giudizio perché non paga le parcelle. Il suo appartamento nell’Upper East Side di Manhattan è stato messo in vendita questa estate per 6,5 milioni di dollari.
In un altro caso giudiziario Giuliani è stato condannato a pagare 90 mila dollari in una vicenda per diffamazione. Su di lui pere una denuncia per abusi sessuali con richiesta di risarcimento milionario. Deve pagare 20 mila dollari al mese a una società che ospita i suoi documenti elettronici, 15 mila a una società che fornisce la consulenza di ricerca legale e deve alla società dei telefoni 57 mila dollari per bollette non pagate.