A Gainesville, una città a 110 km da Orlando in Florida, due scienziati dell’Università della Florida sono stati arrestati con l’accusa di maltrattamento aggravato su minori e abbandono di minori per aver chiuso i propri figli di 2 e 6 anni in gabbia mentre erano al lavoro, durante la notte o quando uscivano di casa per qualche commissione. Dustin Huff, 35 anni, e Yurui Xie, 31 anni, sono stati congedati dall’incarico di biologi con una mail inoltrata dall’Università, che ha proceduto a cancellare immediatamente i loro profili dalla pagina web dell’ateneo. I bambini, invece, sono stati affidati in custodia al Department of Children and Families della Florida.
Mentre li portavano via, il seienne piangeva: “Volevo solo non essere chiuso nella gabbia. Non volevo che nessuno finisse nei guai”.
La denuncia è partita quando il maggiore dei due figli ha confessato a una maestra di non voler tornare a casa perché non voleva “essere messo in gabbia”, secondo quanto riportato dagli assistenti sociali del Department of Children and Families.
Ispezionando la casa, la polizia di Gainesville, che ha condotto le indagini sulla famiglia, ha trovato “un grande recinto fatto con assi di legno, privo di sabbia, ma simile a una gabbia” con una porta tenuta chiusa da due bulloni di acciaio inossidabile nella camera da letto del bambino di 6 anni. Il maggiore ha raccontato che il padre, che gliel’aveva costruita almeno un anno fa, lo chiudeva lì dentro per ore, spesso dal pomeriggio appena tornato a casa da scuola fino al mattino dopo quando dovevano riuscire. In questi casi, il seienne era costretto a indossare dei pannolini in modo da non doverlo liberare per andare in bagno durante la notte.
Per quanto riguarda il più piccolo, i genitori non avevano costruito una vera e propria gabbia, ma utilizzavano una culla rovesciata per imprigionarlo, posizionata all’interno della loro camera padronale. La polizia ha riportato che dalla culla capovolta rimanevano esposto le molle metalliche, che quindi avrebbero potuto ferire il bimbo.