Continuano senza sosta le operazioni aeree e terrestri delle truppe israeliane a sud della Striscia di Gaza. L’esercito dello Stato ebraico ha intimato a decine di migliaia di civili palestinesi di abbandonare ampie porzioni di Khan Younis, nonostante notizie di bombardamenti anche su quartieri non ancora evacuati.
Circa il 25% della seconda città più grande della Striscia è evidenziato in giallo su una mappa che Tsahal ha pubblicato su X lunedì mattina come aree che devono essere sgomberate con estrema urgenza. La popolazione civile è stata invitata a dirigersi verso ovest e a sud, verso il confine con l’Egitto e il Mar Mediterraneo.
L’organizzazione di difesa civile palestinese ha affermato che un attacco israeliano a Gaza City avvenuto nelle prime ore di lunedì avrebbe ucciso tre dei suoi soccorritori. Un altro dipendente della Mezzaluna Rossa palestinese sarebbe stato ferito e un volontario ucciso in un raid sul campo profughi urbano di Jabalia, situato più a nord.
Secondo il Ministero della Sanità di Gaza, che fa capo ad Hamas, dal 7 ottobre sarebbero oltre 15.500 i morti palestinesi e oltre 41.000 i feriti. Il dicastero ha riferito che donne e bambini rappresenterebbero il 70% dei decessi. Più di tre quarti dei 2,3 milioni di palestinesi che vivono nella Striscia sono sfollati a causa del conflitto, che ha già provocato migliaia di vittime, con sempre meno luoghi sicuri dove rifugiarsi.
Il portavoce del governo, Eylon Levy, ha dichiarato che l’esercito ha colpito più di 400 obiettivi durante il fine settimana, “compresi vasti attacchi aerei nell’area di Khan Younis” e ha anche ucciso militanti di Hamas e distrutto le loro infrastrutture a Beit Lahiya, nel nord.
Nel frattempo, gli Stati Uniti sono in pressing su Israele per evitare altre carneficine civili e sfollamenti di massa dopo la fine della tregua settimanale. La vicepresidente Kamala Harris, arrivata nella regione per partecipare alla COP28 di Dubai, ha dichiarato che la Casa Bianca non acconsentirà alla ridefinizione dei confini di Gaza o allo sgombero forzato dei palestinesi da Gaza o dalla Cisgiordania (Israele si rifiuta invece categoricamente di consegnare il controllo della Gaza post-bellica all’Autorità Palestinese).