Un ex ambasciatore statunitense è stato arrestato venerdì dall’FBI con l’accusa di lavorare come spia del Governo cubano. A riportarlo è l’Associated Press, al termine di una lunga indagine di controspionaggio condotta dagli agenti federali.
Secondo due fonti anonime, il 73enne Manuel Rocha – già ambasciatore a La Paz, in Bolivia – è stato arrestato a Miami. Gli investigatori sostengono che abbia condotto “attività clandestine” per conto de L’Avana almeno dal 1981, incontrandosi con agenti dell’intelligence cubana e fornendo false informazioni ai funzionari governativi statunitensi.
L’FBI sarebbe venuta a conoscenza del ‘tradimento’ ultra-quarantennale di Rocha solo l’anno scorso, organizzando così una serie di incontri sotto copertura nel centro di Miami tra Rocha e una persona che si spacciava per un agente dell’intelligence cubana – ma che in realtà era proprio un agente federale sotto copertura. Rocha avrebbe infatti ricevuto dai servizi segreti cubani l’ordine di “condurre una vita normale” e di creare un alter ego quale “persona di destra”.
Nato in Colombia e cresciuto in una famiglia operaia di New York, Rocha ha trascorso gran parte della sua 25ennale carriera diplomatica in America Latina durante la Guerra fredda – lavorando presso la Sezione di interessi USA all’Avana nel periodo in cui Washington non aveva rapporti ufficiali con il regime di Fidel Castro.
L’ex diplomatico ha inoltre lavorato come esperto di America Latina per il Consiglio di Sicurezza Nazionale ed è stato inviato anche in Argentina, Italia, Honduras, Messico e Repubblica Dominicana.
Dopo il pensionamento dal Dipartimento di Stato, Rocha ha iniziato una seconda carriera nel mondo della gestione delle materie prime, ricoprendo il ruolo di presidente di una miniera d’oro nella Repubblica Dominicana co-gestita dall’azienda canadese Barrick Gold. Più di recente, ha ricoperto ruoli di responsabilità presso XCoal, un esportatore di carbone con sede in Pennsylvania; la Clover Leaf Capital, attiva nell’industria della cannabis; lo studio legale Foley & Lardner, nonché la società spagnola di pubbliche relazioni Llorente & Cuenca.