“Quello delle spose-bambine è un problema che può essere risolto domani. Se tutti i leader mondiali si unissero e ne facessero una priorità, non ci vorrebbero 300 anni; mentre secondo l’UNICEF al ritmo dei progressi attuali non potrà essere eradicato prima. Potrebbe accadere in meno di una generazione”. Lo ha affermato Michelle Obama durante una visita in Malawi.
Tre fra le donne più influenti del pianeta hanno deciso di unirsi contro il fenomeno dei cosiddetti ‘matrimoni precoci’: Michelle Robinson Obama, Amal Alamuddin Clooney e Melinda French Gates hanno unito forze e risorse per promuovere una campagna internazionale per l’emancipazione delle giovani in tutto il mondo.
L’avvocata ex first lady americana, l’avvocata per i diritti civili e consorte dell’attore George Clooney, assieme alla filantropa e ex moglie del cofondatore di Microsoft Bill Gates, dopo la missione in Malawi – che prevedeva un incontro con alcune delle ragazze che fanno parte del progetto @AGEAfrica sostenuto da Girls Opportunity Alliance – hanno presenziato a una riunione a Città del Capo in Sudafrica con alcuni esponenti locali.

In Malawi secondo la Ong “Girls Not Brides” questa piaga ha raggiunto – con il 42% delle giovani date in sposa entro i 18 anni – una delle percentuali più elevate di tutta l’Africa. Nel distretto di Mchinji, dove le tre filantrope si sono recate in visita, il 33% delle ragazze ha avuto figli prima della maggiore età.
La collaborazione iniziata nel 2022, volta alla realizzazione di una campagna internazionale per l’emancipazione femminile e la sensibilizzazione sui matrimoni precoci, si sta concretizzando attraverso tre organizzazioni senza scopo di lucro: Girls Opportunity Alliance, Bill & Melinda Gates Foundation e Clooney Foundation for Justice e potrà contribuire a porre fine ai matrimoni precoci sostenendo le ragazze con tutor e borse di studio.
“Ho visto così tanto di me stessa in queste giovani donne brillanti, e sono rimasta commossa dalla loro determinazione e resilienza”, ha aggiunto Michelle Obama.
L’UNICEF stima che in tutto il mondo 640 milioni di ragazze e donne ancora in vita siano state date in moglie durante l’infanzia, ovvero quasi 12 milioni di giovani all’anno; oltre un terzo prima dei 15 anni, seppure rispetto agli ultimi dati pubblicati cinque anni fa, la percentuale sia diminuita dal 21% al 19%. I tassi più elevati di diffusione dei matrimoni precoci si registrano nell’Asia meridionale (46%) e nell’Africa subsahariana, non a caso le medesime regioni del globo in cui sono diffusi altri fenomeni, come la mortalità materna e infantile, la malnutrizione, l’analfabetismo Sposarsi in età precoce comporta una serie di conseguenze negative Sposarsi in età precoce comporta una serie di conseguenze negative per la salute e lo sviluppo. Al matrimonio precoce seguono quasi inevitabilmente l’abbandono scolastico e una gravidanza altrettanto precoce, e dunque pericolosa sia per la neo-mamma che per il suo bambino.

La Girls Opportunity Alliance della Obama Foundation cerca di emancipare le ragazze adolescenti di tutto il mondo attraverso l’istruzione, consentendo loro di raggiungere il loro pieno potenziale.
La Bill and Melissa Gates Foundation cerca di migliorare la condizione umana anche attraverso l’innovazione e sviluppo di nuove idee nei luoghi in cui i governi e le imprese lasciano lacune.
La Clooney Foundation for Justice fornisce assistenza legale gratuita alle vittime di violazioni dei diritti umani in oltre 40 paesi in tutto il mondo.