Stellantis si prepara a tagliare una fetta importante del proprio personale, in Italia e negli Stati Uniti. In questi giorni, infatti, la holding della famiglia Agnelli, ha proposto ad oltre quindicimila lavoratori della sola penisola di lasciare i rispettivi incarichi.
Coloro che aderiranno all’iniziativa, riceveranno degli incentivi calcolati in base all’anzianità di servizio ed all’età. L’obiettivo principale del gruppo capitanato da John Elkann è quello di ridurre i costi e rinnovare il proprio organico, soprattutto in vista della agognata transizione verso l’elettrico e la guida autonoma. In Italia, stando a quanto riportato dal “Corriere della Sera”, oltre cinquecento persone hanno già dato il proprio assenso. I numeri sembrano destinati a crescere, anche a causa degli importanti incentivi messi sul piatto dalla holding. Stellantis, infatti, è pronta a pagare buonuscite che si aggirano tra i 120mila ed i 150mila euro lordi.

Come anticipato, il provvedimento promosso dai vertici del gruppo non riguarderà soltanto l’Italia. La proposta di buonuscita, infatti, verrà estesa anche ai dipendenti degli stabilimenti statunitensi, aventi mansioni per lo più amministrative. Come rivelato da alcuni media americani, la nuova misura, annunciata dal direttore operativo Mark Stewart, potrebbe coinvolgere oltre seimila membri del personale americano. Anche negli USA, la holding è intenzionata a tagliare le proprie spese in vista dei costi relativi alla transizione verso le auto elettriche, ma anche a causa dell’accordo sindacale siglato con UAW, che prevedrà l’aumento dei salari in Nord America.
A ricevere la proposta di buonuscita, in particolare, saranno i dipendenti che lavorano per la società da almeno cinque anni e che non sono rappresentati da alcun sindacato. Come in Italia, coloro che accetteranno l’incentivo messo sul piatto da Stellantis, dovranno abbandonare le rispettive cariche entro la fine di dicembre 2023.
“Mentre l’industria automobilistica statunitense continua ad affrontare condizioni di mercato difficili, Stellantis sta intraprendendo le azioni strutturali necessarie per proteggere le attività e l’azienda”, hanno spiegato i vertici della società, “Mentre prepariamo il passaggio ai veicoli elettrici, offriremo un pacchetto favorevole di benefit per la separazione volontaria, al fine di aiutare i dipendenti non rappresentati dal sindacato che desiderano separarsi o ritirarsi dall’azienda a perseguire altri interessi”.
Non è certo la prima volta che la holding adotta manovre di questo genere. Già durante la scorsa primavera, infatti, negli Stati Uniti ed in Canada, l’azienda aveva richiesto ad oltre trentamila lavoratori di auto congedarsi, naturalmente in cambio di incentivi e bonus di vario genere. Nell’ottobre 2022, invece, una proposta pressoché identica era stata inviata ai dipendenti cinquantacinquenni, con almeno 10 anni di servizio alle spalle.