Tesla a pochi giorni dalla presentazione di Cybertruck, il suo innovativo pickup elettrico, prevista per il 30 novembre, ha rilasciato anche una bizzarra condizione di vendita: chi acquisterà il mezzo dovrà tenerselo per un anno.
Questa particolare clausola risulta infatti sul contratto di acquisto dei modelli della casa automobilistica texana, nell’apposita sezione “termini e condizioni di vendita”.
Per sfuggire alla disposizione pare ci sia comunque una possibilità. Il cliente che vorrà cedere il mezzo entro il primo anno, dovrà informare la casa produttrice motivandone la cessione. L’azienda di Elon Musk, dopo aver valutato opportunamente i motivi, e previo un tempo ragionevole che il venditore dovrà concederle, potrà riacquistare il pickup al prezzo di acquisto indicato nel listino prezzi finale meno $ 0,25/miglio percorso, usura ragionevole e il costo per riparare il veicolo secondo gli standard estetici e meccanici in uso.
Se l’azienda dovesse rifiutarsi di acquistare il pickup, il suo possessore potrà rivenderlo a terzi ma solo dopo aver ricevuto il consenso scritto dalla casa automobilistica.
Nel caso in cui il cliente decidesse invece di rivendere Cybertruck, eludendo i termini di vendita, potrebbe incorrere in sanzioni pesanti. Tesla in caso di violazione potrà richiedere un provvedimento ingiuntivo per impedire il trasferimento della proprietà del veicolo, o richiedere una liquidazione dei danni per un importo di 50.000 dollari, o il valore ricevuto come corrispettivo per la vendita o il trasferimento, a seconda di quale sia maggiore.
La casa produttrice potrà inoltre rifiutarsi, in futuro, di fornire ulteriori vetture ai clienti che abbiano violato la norma indicata sul contratto.
La motivazione di una scelta tanto particolare sembra essere contenuta nella dicitura “edizione limitata”. Considerate le lunghe liste d’attesa per il mezzo, con molta probabilità, la casa automobilistica cerca di tutelarsi evitando speculazioni. Alcuni acquirenti in passato avrebbero vendere le loro vetture a un prezzo maggiorato rispetto al nuovo; le nuove disposizioni vogliono anche impedire che gli autoveicoli vengano acquistati per il “reverse engineering” ovvero per essere smontati e studiati.
Nel frattempo Tesla, che aveva già annunciato un grande investimento in Messico, sta preparando la sua discesa anche in Cile, un paese che seppure con un mercato locale non particolarmente significativo è uno dei principali produttori di litio al mondo. Una batteria per un’auto elettrica contiene infatti tra i 30 e i 60 chilogrammi di litio. Si stima che entro il 2034 i soli Stati Uniti avranno bisogno di 500mila tonnellate all’anno di questo elemento chimico non raffinato per la produzione di auto elettriche.