Il gelo non calma i bollenti spiriti.
Al Polo Sud, nella base McMurdo, in Antartica, un centro di ricerca National Science Foundation, un’agenzia federale indipendente che promuove il progresso della scienza, le accuse di molestie sessuali si moltiplicano. Tanto che sono stati mandati due ispettori dopo che a giugno dello scorso anno una indagine dell’USAP, la United States Antartica Program, in un rapporto di 274 pagine aveva evidenziato come violenze, molestie sessuali e stalking fossero frequenti. I due ispettori apriranno un ufficio permanente perchè le indagini passate, che sono state svolte in remoto, non hanno portato a nessun risultato e gli incidenti si sono moltiplicati.
Il rapporto si basava su interviste, sondaggi online e focus group con persone presso la stazione McMurdo e altri siti di ricerca limitrofi e luoghi di lavoro di altri gruppi scientifici in Antartide. Questi siti di ricerca sono isolati e i colleghi vivono a stretto contatto, il che, secondo il rapporto, “crea una dinamica complicata che offusca i confini tra vita personale e professionale”.
Secondo la National Science Foundation, la stazione McMurdo, la principale stazione americana in Antartide, può ospitare più di 1.000 lavoratori durante la stagione estiva. In inverno la popolazione è di 220 persone.
McMurdo è come un piccolo paese con una sezione abitativa composta di circa 300 mini appartamenti con una mensa comune, una caserma dei pompieri, impianti di pubblica utilità e negozi. Gli scienziati effettuano ricerche sui ghiacciai, sulla fauna selvatica, sui cambiamenti climatici, sulla vita della flora marina sotto i ghiacci e su altri argomenti.

Nell’ottobre 2022, l’ufficio dell’ispettore generale della fondazione ha avviato un’indagine indipendente sulla prevenzione e sulla risposta alle molestie e aggressioni sessuali. In pratica l’ufficio degli agenti speciali rispondeva in remoto ai reclami fatti dalle ricercatrici molestate. Ma questo non è servito a nulla. Un anno dopo che la fondazione aveva preparato il suo rapporto interno, l’Associated Press ha pubblicato un’indagine in cui si affermava che “l’ambiente isolato e la cultura macho” della stazione McMurdo avevano permesso il fiorire di violenze e molestie sessuali. L’indagine si è basata su documenti giudiziari, comunicazioni interne e interviste con più di una dozzina di attuali ed ex dipendenti della base di ricerca.
Il rapporto del 2022 evidenzia che nei focus group, il 59% delle donne ha affermato di aver avuto un’esperienza negativa con aggressioni o molestie sessuali. Di queste donne, il 95% era a conoscenza di qualcuno che aveva subito aggressioni o molestie sessuali. Il rapporto includeva estratti di interviste con lavoratori, che non sono stati nominati, inclusa una donna che ha detto che il suo primo giorno alla stazione McMurdo, le era stato consigliato “di stare lontano da un determinato edificio a meno che non volessi essere violentata”.
Nell’indagine dell’USAP un’altra ricercatrice intervistata ha detto che le donne al McMurdo a volte portano con sé armi improvvisate, come un martello, o un coltello per la loro difesa in caso fossero state aggredite, perché non pensavano che qualcuno alla base si prendesse cura della loro sicurezza.
Il rapporto afferma che esiste una “percezione ampiamente condivisa” tra gli intervistati secondo cui le vittime sarebbero state punite per aver denunciato la cattiva condotta sessuale e che agli autori del reato sarebbe stato permesso di mantenere il lavoro o addirittura ricevere promozioni.
Il rapporto ha inoltre rilevato che un sistema di prevenzione era “quasi assente” e che le risorse erano invece concentrate sulla risposta.

Oltre all’invio dei due investigatori in Antartide, la fondazione ha annunciato oggi di aver nominato Renée Ferranti assistente speciale del direttore della fondazione per la prevenzione e l’attuazione della risposta alle aggressioni e alle molestie sessuali nella base di McMurdo. Ferranti – ha fatto sapere la USAP – valuterà le regole esistenti, consiglierà sull’allocazione delle risorse e consiglierà miglioramenti organizzativi, ha affermato l’agenzia.
Il direttore della fondazione, Sethuraman Panchanathan, ha affermato in una dichiarazione che il lavoro ricopre un “ruolo fondamentale, poiché la National Science Foundation continua a rafforzare gli sforzi per promuovere ambienti di ricerca sicuri per tutti”.
“Affrontare questo problema dilagante rimane una priorità assoluta per me e per l’agenzia, e con l’esperienza di Renée Ferranti continueremo ad adattare e accelerare ulteriormente i nostri sforzi per affrontare il panorama in evoluzione della prevenzione e risposta alle aggressioni sessuali”, ha affermato.
La settimana scorsa una giuria federale a Honolulu, alla Hawaii, che ha la giurisdizione dell’Antartico, ha assolto Stephen Tyler Bieneman che era stato incriminato per aver aggredito una ricercatrice a McMurdo che aveva strappato dalla sua giacca la targhetta di riconoscimento.
Dopo l’incidente, Bieneman è stato inviato in un remoto campo di ghiaccio dove ha avuto il compito di proteggere la sicurezza di un professore e di tre giovani laureati, due donne ed un uomo. È rimasto lì per un’intera settimana dopo che era stato spiccato il mandato di arresto.
Il professore ha scritto che Bieneman era “prepotente e critico” nei confronti delle due ricercatrici aggiungendo di essere rimasto sbalordito dopo che aveva scoperto che Bieneman era stato assegnato alla loro sicurezza quando già si sapeva che era sotto indagine.