E’ tornato a parlare pubblicamente Cosimo Corrado, lo youtuber di Salerno che lo scorso settembre era sparito a New York, dove si trovava per motivi di lavoro.
Il ragazzo venne ritrovato dalla polizia a Jersey City, completamente nudo e con un occhio nero. Dopo essere tornato in Italia, il ventunenne, meglio conosciuto sul web con il nome d’arte di Kazuosan, aveva archiviato definitivamente la vicenda, spiegando ai propri followers: “Ho passato dei giorni tremendi a New York: ho avuto una piccola “sbandata”, che mi ha portato a camminare a lungo ed a perdermi”.
Per circa due mesi, il creator di Salerno non è mai più tornato sull’argomento. Proprio mentre la storia sembrava ormai scivolare inesorabilmente nel dimenticatoio, in settimana il ragazzo è stato ospite di “One More Time”, uno dei podcast più apprezzati d’Italia: basti pensare, d’altronde, che il programma condotto dall’ottimo Luca Casadei conta circa mezzo milione di followers tra YouTube e TikTok. Per la prima volta, il giovane Corrado ha parlato nuovamente della terribile esperienza newyorkese, descrivendo nei minimi dettagli le ultime ore che avevano preceduto la sua scomparsa.

Ai microfoni di Casadei, Kazuosan ha infatti dichiarato: “Quando ero negli States alloggiavo nel New Jersey. Una volta giunto nella Grande Mela, mi posi l’obiettivo di attraversare a piedi l’intero Central Park. Nel frattempo, avevo conosciuto delle persone che mi avevano venduto un po’ d’erba. Ma un conto è fumare in Italia e un altro e fumare negli Stati Uniti, dove è molto più pesante. Inoltre, avevo camminato tutto il giorno e non stavo benissimo. Già lì, però, percepivo che stava per succeder qualcosa”.
Corrado ha poi continuato: “Orami era sera tardi, e ho conosciuto quella che poi si è rivelata essere la persona sbagliata: un senzatetto. Mi ha chiesto di fumarci una canna insieme. Ero convinto fosse erba, ma non era così. All’interno della cartina, infatti, c’era una sostanza chimica, detta K2, che ti mostra tutti i tuoi demoni. Era come se fossi in un’altra realtà, in un videogioco. Se l’avessi saputo prima, non avrei mai accettato di fumare”.
Il ventunenne ha infine concluso: “Dovevo trovare il modo per tornare a casa e non sapevo di aver assunto questa sostanza. Tutto ciò che vedevo mi sembrava finto, e lo associavo ad una mia paura. Guardavo una persona per strada e credevo fosse un attore, pagato per essere lì. Camminavo e continuavo ad essere in una realtà tutta mia, che cercavo di governare. Nelle prime ore del mattino, dopo aver camminato tutta la notte, mi sono spogliato completamente. Dopo nemmeno 20, 30 metri mi ha fermato la polizia. Non avevo la minima percezione di essere in uno stato d’alterazione. Ho provato a farmi credere pazzo, facendomi addirittura la pipì addosso”.
Successivamente, il ragazzo venne ricoverato presso un ospedale di Jersey City: il giorno successivo al suo ritrovamento, venne raggiunto dal padre e dal suo amico/collega yuotuber Captain Blazer. Una volta tornato in sé, con l’aiuto della Farnesina e del consolato italiano a New York, il ventunenne riuscì a rientrare a Salerno. Nel corso dell’intervista con Casadei, “Kazu” ha dichiarato di essersi definitivamente ripreso dall’orribile esperienza americana e di aver smesso, al contempo, di fare uso di droghe leggere.