Per fare fronte alla crisi del mercato immobiliare, che in alcune zone degli Stati Uniti, come la California, ha causato un aumento esponenziale del numero dei senzatetto, l’amministrazione di San José sta cercando di tamponare la situazione installando delle case minuscole, prefabbricate, ricavate da container marittimi. All’interno ci sono un letto, una scrivania, un minifrigo e un bagno privato – da considerare come un vero e proprio lusso – contenuti in 7-8 metri quadrati. Ma non tutti sono soddisfatti.
Cento di questi case costano a San José 150 mila dollari circa, che, secondo il sindaco Matt Mahan, “sono soldi ben spesi”. “Sono solo soluzioni provvisorie per mitigare le conseguenze di questo circolo vizioso causato dal problema dei senzatetto – ha spiegato Mahan a Bloomberg -, per cui perdiamo i nostri lavoratori, che sono fonte di ricchezza della città”. Mahan, quarant’anni, imprenditore hi tech, membro del Partito Democratico, è alla prima esperienza da sindaco.
San José è il cuore della Silicon Valley, che è l’area più costosa per vivere degli Stati Uniti. Su una popolazione di 930,862 abitanti, più di seimila sono senza tetto. Magari si tratta di persone che hanno un lavoro stabile, ma che non possono permettersi comunque l’affitto perché troppo alto. Venire sfrattati, decidere di lasciare la propria casa, cominciare a dormire in auto o vivere per strada provocano conseguenze terribili, e facilitano la dipendenza da alcol e l’uso di droghe. Secondo l’amministrazione, installare questi container ristrutturati non solo è la soluzione più rapida ed economica, ma rappresenta anche la speranza di una vita migliore. Avere un nido dove rientrare a fine giornata restituisce dignità alla persona.
Dall’inizio del 2023, l’amministrazione di San José è riuscita a costruire circa 500 posti letto, ma è decisamente in ritardo rispetto all’obiettivo di mille case entro la fine dell’anno. In città ci sono ancora oltre quattromila persone senza una casa. Secondo Mahan ci sono progressi: delle circa 1500 persone che hanno trovato riparo in una delle sei aree di container della città – le prime furono installate nel 2020 – circa la metà sono riuscite a spostarsi in una abitazione vera.
L’opposizione contesta che, per quanto al momento questa sembri la soluzione più rapida ed economica, in realtà a lungo termine alla città costerà molto di più finanziare le minicase temporanee, che hanno una durata di 10-15 anni, invece di provvedere a costruire o ristrutturare degli alloggi permanenti.
A livello statale, il governatore della California Gavin Newsom ha impegnato dal 2019 oltre 30 miliardi di dollari per fornire un riparto ai senzatetto, dalle minicase ai dormitori ai servizi di accoglienza, ma dall’epidemia Covid il problema è solo peggiorato: ci sono il 6% di senza tetto in più.