All’urlo di “From the river to the sea, Palestine will be free”, sono arrivati in 30.000 a Washington DC per una manifestazione pro-palestina nel cuore della città organizzata per chiedere il cessate il fuoco e la fine del finanziamento della guerra da parte di Joe Biden, che ha stanziato fondi per Israele.
“Biden usa il doppio standard – dicono durante il corteo – e chiede i soldi per finanziare una guerra che va fermata”.
Rappresentanti e sostenitori di numerosi gruppi musulmani si sono radunati a Freedom Plaza nella capitale, prima di procedere con la marcia di fronte alla Casa Bianca. La coalizione Answer ha lanciato un appello all’azione sul suo sito web, esortando a sostenere il popolo assediato in Palestina, specialmente alla luce dei continui bombardamenti a Gaza e del rifiuto di fornire beni di prima necessità da parte di Israele.
“La liberazione di Gaza è un passo per la liberazione di tutti i popoli oppressi – dicono ancora – il colonialismo sta fallendo e gli americani, che da decenni lottano per essere una potenza coloniale, lo stanno capendo”.
Alla marcia sono arrivate persone da ogni parte degli Stati Uniti e molti bus sono stati bloccati per ore all’ingresso di Freedom Plaza.
La marcia si allinea con proteste simili in varie città di tutto il mondo, parte di un movimento crescente che chiedeva un cessate il fuoco nel conflitto Israele-Gaza e la fine degli aiuti militari degli Stati Uniti e dell’Occidente a Israele.
Secondo il ministero della salute di Gaza gestito da Hamas, le azioni israeliane hanno comportato un numero significativo di vittime, tra cui migliaia di bambini uccisi e di persone sfollate. L’intervento militare israeliano è arrivato in risposta a un attacco di Hamas da Gaza, che aveva causato la morte di 1.400 israeliani e il sequestro di più di 200 ostaggi.
A Washington, la marcia per la Palestina libera è sponsorizzata da varie organizzazioni, tra cui il movimento giovanile palestinese, l’Alleanza dei Musulmani Americani, gli Studenti Nazionali per la Giustizia in Palestina e la Coalizione per il Diritto al Ritorno in Palestina. Ha anche ricevuto l’appoggio del Comitato Americano-Arabo Anti-Discriminazione, del Consiglio Palestino Americano e del Consiglio per le Relazioni Americano-Islamiche.

Tra gli speaker della manifestazione, lo scrittore e attivista palestinese Mohammed El-Kurd si è rivolto alla folla ricordando l’importanza di “non avere paura di schierarsi anche se si può pagare prezzo alto perdendo amici e lavoro. Siamo qui per ricordare al mondo che non si può fare finta di niente davanti a un genocidio perpetrato da chi ne è stato a sua volta vittima”.
La piazza ha anche avvertito Biden che non sarà sostenuto nel 2024 se non chiederà un cessate il fuoco nella guerra. “Che sia noto a tutti – ha detto Omar Suleiman, uno studioso musulmano che si è rivolto alla folla – compresi Joe Biden e i membri del Congresso che non riescono a vedere la nostra umanità oggi e non riescono a sentire le nostre voci oggi, che non vedremo i loro nomi sulla scheda elettorale l’anno prossimo. E non li sentiremo quando verranno a trovarci. Non permetteremo più che ci dicano che l’unico rifugio che abbiamo dai razzisti di destra sono i liberali a due facce”.