L’ammiraglio Lisa Franchetti è ufficialmente il nuovo capo della Marina statunitense, prima donna di sempre a ricoprire l’incarico. La nomina – avanzata ben quattro mesi fa dalla Casa Bianca – è stata finalmente avallata giovedì dal Senato USA con un voto di 95 a 1 dopo mesi di ostruzionismo repubblicano (in protesta contro le politiche pro-aborto del Pentagono).
L’italo-americana Franchetti, che precedentemente è stata vice-capo delle operazioni navali, è entrata in servizio nel 1985 e tra i precedenti incarichi vanta la guida delle forze navali statunitensi in Corea, oltre ad essere stata la vice-capo delle operazioni navali per lo sviluppo bellico e direttrice per la strategia, i piani e la politica dello Stato maggiore congiunto.
Franchetti entra così a far parte dello Stato Maggiore congiunto e diventa il primo comandante donna della Marina USA.
Contestualmente alla nomina di Franchetti, il Senato ha inoltre nominato il generale David Allvin capo di Stato maggiore dell’aeronautica e il tenente generale Chris Mahoney come assistente del comandante del corpo dei Marines.
Il Segretario alla Difesa Lloyd Austin ha dichiarato di essere “lieto” delle approvazioni, aggiungendo tuttavia che “il ritardo senza precedenti nella conferma dei vertici militari ha danneggiato la prontezza delle nostre forze armate e appesantito inutilmente le nostre famiglie militari”. Il senatore repubblicano Tommy Tuberville da mesi infatti ha imposto lo stallo sulle conferme in protesta contro l’uso di fondi federali per pagare le spese degli aborti praticati ai membri dell’esercito e alle loro famiglie.