Per il Giorno del ringraziamento quale miglior omaggio di un tacchino gratis? Un tacchino… e un fucile semi-automatico AR-15.
La singolare offerta arriva da un’azienda di costruzioni con sede in Florida, la Roof E-Z, che sulla propria pagina Facebook ha promesso un pasto e un’arma gratis a chiunque acquisti un nuovo tetto.
“Tutti hanno bisogno di un AR-15”, ha dichiarato Jason Polly, presidente di Roof E-Z. “Ogni proprietario di casa ha bisogno di un AR-15 per proteggere la propria famiglia”, ha aggiunto il proprietario, aggiungendo che non si tratta di un fucile d’assalto ma di un fucile Armalite.
Questioni di lana caprina, dato che – fucile d’assalto o meno – l’AR-15 è stato impiegato in alcune delle più sanguinose stragi degli ultimi anni, come quella di Uvalde dello scorso anno (dove sono morti 19 alunni e due insegnanti) o i massacri di Las Vegas del 2017 (che di morti ne fece addirittura 58) e di Orlando del 2016 (49 morti)..
Secondo quanto riportato dai media locali, il post iniziale ha ricevuto molte condivisioni prima di essere rimosso martedì dopo alcune segnalazioni di utenti inviperiti. Ma la promozione, fanno sapere da Roof E-Z, è ancora validissima: “Qualcuno deve aver segnalato il nostro post… ma non preoccupatevi, lo speciale di novembre “Roof and Gobble” è ancora in corso!!!”, ha scritto l’azienda mercoledì.
L’iniziativa è stata aspramente criticata da Patti Brigham, presidente della ONG anti-armi Gun Violence Florida, che ai microfoni di WINK, l’ha definita come un incentivo “alla cultura della violenza delle armi”.
“Perché un’azienda dovrebbe regalare degli AR-15 a chi sta per comprare un nuovo tetto? Qual è lo scopo? È una cosa distruttiva. Quell’azienda non fa altro che alimentare la cultura della violenza delle armi. L’AR-15 è l’arma preferita dei killer di massa”, ha affermato. E ancora: “Sostenete i valori della famiglia americana aggiungendo altre armi da guerra AR-15 al flusso pubblico. Questo non è affatto un valore familiare. I valori della famiglia riguardano l’amore, l’accettazione e il perdono, non l’armare ulteriormente la popolazione con queste armi da fuoco di tipo militare. È una cosa malata”.