L’ingresso delle ambulanze all’ospedale Al-Shifa di Gaza City è stato colpito da un missile che si è abbattuto su un convoglio di mezzi di soccorso venerdì; le immagini dell’agenzia France Presse dalla Striscia testimoniano la presenza di vittime; i morti sarebbero 15.
Al di là del numero, la notizia testimonia la situazione a Gaza: il direttore generale dell’OMS (Organizzazione mondiale della Sanità) si è detto “scioccato dalle notizie degli attacchi alle ambulanze che stavano evacuando i pazienti vicino all’ospedale al-Shifa di Gaza, che hanno provocato morti, feriti e danni”. “Ribadiamo: pazienti e operatori devono essere tutelati in ogni momento”.
L’esercito israeliano ha dichiarato in passato che l’ospedale Al-Shifa è usato dai miliziani di Hamas come rifugio. Le forze armate israeliane hanno diffuso una registrazione in cui un presunto funzionario del ministero della Salute di Gaza ammette che Hamas conserva scorte di carburante per uso proprio sotto l’ospedale (“un milione di litri sottoterra”). Israele rifiuta di far entrare carburante a Gaza insieme agli aiuti umanitari sostenendo che Hamas se ne impadronisce e lo usa per scopi bellici.
Sempre dall’ospedale Al Shifa giunge per esempio l’appello video del vice coordinatore di Medici Senza Frontiere, il dottor Abu Abed. Secondo MSF l’ospedale è quasi al collasso e in generale la situazione negli ospedali a Gaza è critica. In mezzo a violenze inaudite, alcuni operatori di Medici Senza Frontiere (MSF) stanno ancora lavorando ma a causa dell’esaurimento delle scorte di carburante e degli attacchi, l’ospedale dell’Amicizia turco-palestinese, supportato da MSF, è ora fuori servizio. Era l’unico ospedale pubblico per i malati di cancro nella Striscia.
“Medici, infermieri e personale sanitario sono esausti e lavorano senza sosta da 23 giorni. Non ci sono farmaci, ci sono molte carenze. I chirurghi stanno operando a terra, sul pavimento, stanno operando ovunque. Non ci sono farmaci anestetici, e i chirurghi stanno operando senza anestesia. Non ci sono antidolorifici, non c’è assistenza post-operatoria” dice nel video il dotto Abu Abed.
Nella Striscia si combatte ormai anche via terra: l’esercito israeliano ha annunciato già ieri di aver circondato Gaza City e di aver “eliminato terroristi” e trovato armi distruggendo tunnel della rete di cunicoli sotterranei di Hamas. Secondo il portavoce, ammiraglio Daniel Hagari, Israele opera “in una zona in cui sono stati osservati molti tentativi di attaccare i nostri soldati attraverso i tunnel”.