Volete seni più grandi? Decine di donne hanno risposto alla domanda seguendo le indicazioni che alcune TikToker avevano dato all’inizio dell’estate, iniziando a utilizzare nella loro dieta polline d’api, che come suggerito avrebbe potuto aumentare i livelli di estrogeni, facendo lievitare di conseguenza anche la misura del seno.
Ma a distanza di alcuni mesi, l’utilizzo senza controllo del rimedio avrebbe provocato reazioni allergiche anche di grave entità. Spuntano videotestimonianze online di donne che hanno assunto un cucchiaino di polline al giorno e dopo qualche settimana hanno avuto reazioni allergiche; da pruriti e raffreddore, fino a veri e proprio shock anafilattici che hanno richiesto un ricovero in ospedale.
“È successo varie volte: un influencer senza background scientifico o medico parla di qualcosa che sta facendo o viene pagato per parlare di qualcosa, ma niente di tutto ciò è basato sulla scienza”, dichiarato la dottoressa Allison Rodgers, ginecologa ed endocrinologa riproduttiva presso i Fertility Centers of Illinois.
Il polline d’api, una miscela di piante, fiori, nettare e saliva che si accumula sul corpo degli insetti, è utilizzato da secoli dalla medicina naturale; addirittura gli egizi la definivano la “polvere che dà la vita” perché è provvista di vitamine minerali, polifenoli, carboidrati, potenzialmente utili per rafforzare il sistema immunitario.
Alcune influencer affermano che contenga fitoestrogeni, sostanze naturali che grazie alla loro particolare struttura sono in grado di legarsi ai recettori degli ormoni sessuali. La corsa al polline d’api è stata quindi pressoché immediata, – ogni barattolo costa circa $ 25 – nella speranza che il suo uso potesse aumentare il seno, anche soltanto di una taglia.
“Il polline d’api non è un fitoestrogeno e sfortunatamente, non è un modo naturale per aumentare le dimensioni del seno, – dichiara però Allison Rodgers, intervistata da USA Today. “L’unico modo per far crescere naturalmente il seno è aumentare di peso o rimanere incinta”.
Da una ricerca pubblicata nel 2015 sulla rivista Molecular and Clinical Oncology – su un campione però di sole 46 donne con tumore alla mammella – è emerso che il polline d’api se mescolato con il miele potrebbe contribuire a ridurre i sintomi associati alla menopausa come le vampate di calore, le emicranie e i problemi d’insonnia. Secondo un altro studio pubblicato nel 2019 sulla rivista Obstetrics & Gynecology Science, la propoli d’api – un composto che le api producono mescolando la loro saliva con cera e linfa degli alberi – riduce i crampi mestruali.
Non ci sono prove scientifiche però che l’uso del polline d’api abbia effetto neanche sul ciclo mestruale – anche se alcune donne sui social ora lamentano che il suo consumo abbia fatto diventare il flusso più abbondante e doloroso.