La giornalista russo-americana Alsu Kurmasheva, redattrice del network statunitense Radio Free Europe/Radio Liberty, è stata arrestata dalle autorità russe mentre si trovava in Tatarstan per un’emergenza familiare, secondo quanto riferito dall’emittente.
Kurmasheva, che lavora per il servizio in tataro-baschiro di RFE, si era recata nel suo Paese natio lo scorso 20 maggio per far fronte a un’emergenza familiare. Quando la giornalista ha tentato di tornare in Repubblica Ceca (dove è residente), è stata tuttavia trattenuta e le sono stati sequestrati i passaporti.
RFE/RL ha riferito che la donna è stata accusata di non essersi registrata come “agente straniero” da funzionari russi il 18 ottobre. Il termine, che richiama la terminologia della Guerra Fredda, è usato in Russia per descrivere organizzazioni, giornalisti, attivisti, e persino artisti che si pensa siano coinvolti in attività politiche finanziate da Stati esteri.
Le autorità russe ritengono che nel settembre 2022 Kurmasheva abbia deliberatamente raccolto, attraverso Internet, informazioni militari sulle attività di Mosca per poi trasferirle a fonti straniere. La giornalista avrebbe usato queste informazioni per condurre “campagne di informazione che screditavano la Russia”, ha dichiarato una fonte a Tatar-Inform.
Kurmasheva rischia ora una pena detentiva fino a cinque anni. Attualmente si trova in un centro di detenzione temporanea, ma il tribunale sceglierà presto una misura di restrizione. Sempre secondo Tatar-Inform, contro la giornalista potrebbe essere aperto un altro procedimento penale per aver pubblicato un libro che, secondo le forze dell’ordine, ritrae l’invasione russa dell’Ucraina in una luce negativa.
RFE/RL ne ha chiesto il rilascio immediato. “Alsu è una collega molto rispettata, una moglie devota e una madre devota di due bambini”, ha dichiarato il presidente facente funzioni di RFE/RL Jeffrey Gedmin. “Ha bisogno di essere rilasciata per poter tornare immediatamente dalla sua famiglia”.
Dall’inizio della guerra in Ucraina, la Russia ha aumentato il suo controllo sui media, costringendo alla chiusura di testate giornalistiche indipendenti e bollando diversi giornalisti e pubblicazioni come “agenti stranieri”. Ormai quasi tutti i giornalisti americani sono fuggiti dalla Russia a causa del conflitto e dell’arresto del reporter del Wall Street Journal Evan Gershkovich, detenuto per sospetto spionaggio dal marzo 2023.