A New York, il futuro dell’energia solare ed eolica sembrerebbe essere a rischio. La Public Service Commission ha infatti bocciato la richiesta di ulteriori finanziamenti da parte dei numerosi sviluppatori del settore in questione.
Naturalmente, la decisione della commissione mette seriamente in discussione il futuro stesso dei diversi progetti riguardanti l’energia pulita, non solo quelli della città, ma dell’intero Stato. Senza fondi, infatti, le aziende coinvolte potrebbero decidere di fare un passo indietro. Gli sviluppatori, in particolare, avevano chiesto alla commissione di raddoppiare il finanziamento che era stato garantito loro, circa dieci miliardi di dollari, con l’aggiunta di ulteriori dodici miliardi, visti gli aumenti dei costi dovuti principalmente all’inflazione.

La PSC, però, ha affermato che ciò avrebbe portato inevitabilmente a delle conseguenze sulle bollette dei contribuenti, che sarebbero stati costretti a pagare cifre sempre più consistenti. “I fondi dei contribuenti non sono un salvadanaio illimitato a disposizione di chiunque”, ha dichiarato a tal proposito Rory Christian, presidente della commissione, “rifiutando questo supplemento, segnaliamo a ogni fornitore che i nostri contratti, i nostri impegni, valgono proprio per come sono scritti”. La palla, ora, passa agli sviluppatori di energia pulita: questi ultimi, infatti, dovranno scegliere se portare avanti i loro progetti, o se rescindere gli accordi presi con lo Stato di New York.
Sulla questione è intervenuto anche Michael Gerrard, direttore del Sabin Center for Climate Change Law della Columbia University. Ai microfoni del The City, quest’ultimo ha infatti dichiarato: “Se gli sviluppatori decidessero di annullare i loro contratti, sarebbe pessima notizia. Non so se le richieste di denaro da parte delle aziende rappresentino una situazione finanziaria davvero negativa, una tattica di contrattazione o una combo di queste due ipotesi. Ciò che è certo, è che stiamo lottando per ogni singolo megawatt di energia pulita”. In effetti, come sottolineato dallo stesso Gerrard, la sostituzione dei combustibili fossili con risorse rinnovabili comporterebbe un significativo miglioramento della qualità dell’aria, nonché una riduzione delle emissioni di gas serra, una delle principali piaghe della Grande Mela e non solo.

“La scelta della PSC si è rivelata necessaria”, ha invece dichiarato Kathy Hochul, governatrice dello Stato newyorkese, ribadendo, inoltre, il suo impegno a “costruire una economia basata sulla energia pulita”. Resta da capire, ora, quali saranno le prossime mosse delle varie società interessate dalla decisione della Public Service Commission. Secondo il parere degli sviluppatori, senza ulteriori fondi molti progetti riguardanti l’energia rinnovabile rischiano di saltare definitivamente.
Tra le aziende ancora indecise sul da farsi vi è anche la multinazionale danese Orsted, promotrice di un importante progetto eolico offshore in collaborazione con Eversource Energy, che sarebbe dovuto andare in porto in prossimità delle acque a sud est di Montauk. In settimana, il Ceo della compagnia, David Hardy, ha spiegato: “Senza i dovuti aggiustamenti economici, difficilmente piani di questo tipo potranno essere portati a termine”.