Un gruppo bipartisan del Congresso ha chiesto alla Casa Bianca di aumentare le proprie truppe convenzionali, rinsaldare le alleanze e accelerare il programma di modernizzazione delle armi nucleari per prepararsi a potenziali guerre simultanee contro Cina e Russia.
“Gli Stati Uniti e i loro alleati devono essere pronti a scoraggiare e sconfiggere entrambi gli avversari simultaneamente”, ha dichiarato la Commissione, secondo cui “l’ordine internazionale guidato dagli Stati Uniti e i valori che esso sostiene sono messi a rischio dai regimi autoritari” di Cina e Russia.
Non è chiaro se il report della Commissione per la Postura Strategica, che si inserisce in una congiuntura internazionale caratterizzata dalle tensioni con Pechino su Taiwan e dallo scontro con Mosca sull’Ucraina, sia stato redatto sulla base di eventuali briefing dell’intelligence che rivelino una collaborazione tra Cina e Russia in materia di armi nucleari.
“Temiamo (…) che ci possa essere un coordinamento finale tra loro in qualche modo, il che ci porta a questa concezione di guerra su due fronti”, ha riferito un funzionario a condizione di anonimato.

I risultati sono peraltro in aperta contraddizione con l’attuale politica di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, che prevede di vincere una battaglia (quella contro la Russia) e di dissuaderne un’altra (contro la Cina). Prepararsi a una doppia guerra richiede però soprattutto un aumento significativo del bilancio della difesa.
“Riconosciamo le difficoltà di bilancio, ma crediamo anche che la nazione debba effettuare questi investimenti”, hanno dichiarato nella prefazione del rapporto la presidente democratica Madelyn Creedon, ex vice capo dell’agenzia che supervisiona le armi nucleari statunitensi, e il vice presidente Jon Kyl, senatore repubblicano in pensione.
Kyl sostiene che il Presidente e il Congresso debbano “far capire al popolo americano” che l’aumento delle spese per la difesa è un piccolo prezzo da pagare “per evitare” una possibile guerra nucleare che coinvolga Stati Uniti, Cina e Russia.
Secondo il gruppo di esperti, la Cina disporrà probabilmente di 1.500 testate nucleari entro il 2035. Washington, sostiene il report di 145 pagine, dovrà spendere centinaia di miliardi di dollari per modernizzare tutte le testate, i sistemi di lancio e le infrastrutture in tempo. Altri suggerimenti comprendono l’aumento del numero di armi nucleari tattiche in Asia e in Europa, la messa in riserva di una parte o di tutte le testate nucleari statunitensi e l’aumento del numero di bombardieri stealth B-21 e di sottomarini nucleari della classe Columbia.
La Commissione per la Postura Strategica è stata istituita dal Congresso nel 2022 ed è composta da sei democratici e sei repubblicani per valutare le minacce a lungo termine per gli Stati Uniti e raccomandare cambiamenti nelle forze convenzionali e nucleari di Washington.