Il Katmai National Park in Alaska ha trovato la sua regina. All’interno della curiosa competizione “Fat Bear Week 2023”, che ogni anno elegge l’orso più grasso, si è aggiudicata questo titolo 128 Grazer con 108.321 voti, superando l’avversario 32 Chunk che ne aveva ottenuti soltanto 23.134.
“È bella, graziosa e si è riempita di salmone in faccia”, ha scritto il National Park Service sul suo account Instagram per annunciarne la vittoria.
128 Grazer viene descritta dai ranger come una mamma single molto protettiva con le due cucciolate che ha avuto, oltre che abile pescatrice. Ha un lungo muso affusolato e orecchie bionde. Durante la tarda estate e l’autunno il suo mantello marrone si schiarisce. È uno degli animali più imponenti presenti nel territorio attorno al fiume Brooks, che attraversa il parco nazionale.
La gara del tutto simbolica fra questi due pesi massimi è stata seguita online con molto successo e ha portato alla scelta del vincitore attraverso una votazione, che ha raccolto circa 1,3 milioni di voti.
Gli elettori, che hanno seguito i due concorrenti attraverso telecamere disposte in natura su www.fatbearweek.org, dovevano confrontare attraverso foto e video l’evoluzione del loro peso senza concentrarsi troppo sul numero di chili presi.
Questo concorso iniziato nel 2014 con poche migliaia di sostenitori è divenuto sempre più virale con il trascorrere del tempo. Anche il team Mercedes di Formula 1 si è interessato all’evento, pubblicando una foto di un orso seduto al tavolo di una foresta, che indossa un berretto con il logo del marchio.
L’obiettivo del Parco è sempre stato quello di attirare l’attenzione e la consapevolezza sui duemila orsi grizzly, che come Grazer e Chunk, vivono all’interno della riserva, dove negli ultimi mesi hanno trangugiato enormi quantità di salmoni, in preparazione del periodo di letargo che in soli cinque mesi li vedrà perdere un terzo della loro massa corporea.
“Abbiamo alcuni dei più grandi plantigradi del pianeta – ha dichiarato la ranger Naomi Boak – hanno bisogno di ogni grammo del loro grasso per affrontare il periodo che li aspetta”.
Per gli orsi infatti, il grasso equivale alla sopravvivenza. Alcuni animali, che siano mammiferi o rettili, in inverno, riescono a raggiungere una condizione detta di quiescenza, in cui le loro funzioni vitali si riducono al minimo necessario per mantenersi in vita e per questi ursidi sfuggire alla morte dipende appunto da quanto siano stati in grado di accumulare nel periodo precedente.