È una scoperta entusiasmante per gli scienziati della Nasa e per tutta la comunità astronomica. La sonda spaziale Osiris-Rex ha riportato sulla Terra dei campioni di suolo dell’asteroide Bennu, uno dei più antichi presenti nel Sistema Solare, ed è emerso che ci sono molecole di carbonio e di acqua: “i mattoni della vita”.
“Queste molecole sono proprio il tipo di materiale che volevamo trovare – ha detto Bill Nelson, amministratore della Nasa ed ex astronauta, in conferenza stampa. – Sono elementi cruciali nella formazione del nostro pianeta”, ma anche del Sistema Solare più in generale. Ed è proprio per questo motivo che sono stati chiamati “i mattoni della vita”. “Studiare questo campione, che è il più grande mai riportato sulla Terra – ha continuato Nelson, – potrebbe aiutarci a capire come sia stata ‘seminata’ la vita”.
Osiris-Rex (acronimo di Origins, Spectral Interpretation, Resource Identification and Security – Regolith Explorer) è tornato a Terra dopo un viaggio di oltre 7 anni, portando a termine la terza missione del programma New Frontiers della NASA. Dopo averlo studiato da lontano per due anni, la sonda è atterrata su Bennu nel 2018, ha prelevato circa 60 grammi di polvere e roccia e poi è ripartita. Il terreno raccolto dalla superficie dell’asteroide racconta più di 4 miliardi e mezzo di storia. Infatti, gli scienziati stimano che Bennu si sia probabilmente staccato da un corpo più grande ricco di carbonio appartenente alla fascia fra Marte e Giove, tra 700 milioni e 2 miliardi di anni fa.
Ora la Nasa si prepara a lanciare un’altra missione, la quattordicesima del programma Discovery, altrettanto ambiziosa: la sonda Psyche verso l’asteroide che porta lo stesso nome. Ha un diametro di oltre 200 km e si trova a più di 500 milioni di chilometri dalla Terra; quindi l’arrivo è previsto per agosto 2029. L’obiettivo è studiare la composizione del corpo per capire meglio l’origine e il processo di formazione dei nuclei planetari.