Il ministro dell’Energia israeliano Israel Katz ha dichiarato che l’assedio di Gaza non finirà finché non saranno liberati tutti i circa 150 ostaggi israeliani rapiti da Hamas negli scorsi giorni.
In un messaggio pubblicato su X, Israel Katz ha affermato che nessun “interruttore elettrico sarà acceso, nessun idrante sarà aperto e nessun camion di carburante entrerà” finché i “rapiti” non saranno liberi.
Appena due giorni dopo che Israele ha annunciato un “assedio totale” nella Striscia di Gaza, mercoledì l’unica centrale elettrica operativa nell’enclave palestinese è rimasta a corto di carburante, lasciando i residenti a dipendere da generatori in grado di soddisfare meno di un quarto dell’elettricità necessaria nel territorio.
La rappresaglia delle forze armate dello Stato ebraico è arrivata in risposta alla serie di razzi e incursioni omicide nel sud di Israele da parte di Hamas, che da sabato ha ucciso più di 1.200 persone, tra cui circa 170 soldati, e catturato circa 150 ostaggi. Israele ha dichiarato guerra il giorno successivo, mobilitando circa 300.000 soldati entro 48 ore dall’attacco.
סיוע הומניטרי לעזה? אף מתג חשמל לא יורם, שיבר מים לא יפתח ומשאית דלק לא תיכנס עד להשבת החטופים הישראלים הביתה. הומניטרי תמורת הומניטרי. ושאף אחד לא יטיף לנו מוסר.
— ישראל כ”ץ Israel Katz (@Israel_katz) October 12, 2023
La portavoce della Società della Mezzaluna Rossa Palestinese, Nibal Farsakh, ha dichiarato che i paramedici hanno difficoltà a cercare le persone sotto le macerie, soprattutto di notte.
“Questo mette a rischio anche loro, a causa del completo blackout”.
Inoltre, con la chiusura di tutti i valichi verso Israele, i feriti non possono ricevere le cure di cui hanno bisogno, aggiunge la responsabile, mentre il bilancio delle vittime sale a 950 persone e il numero dei feriti supera i 5.000 nel quinto giorno consecutivo di combattimenti.