Chi non regge bene l’alcol è avvertito: a San Francisco un cocktail può arrivare a costare ben oltre 50 euro.
La cifra, beninteso, non comprende solo il prezzo della bevanda in sé – ma anche una particolare “tassa sul vomito” che verrà addebitata a quei clienti che, dopo aver bevuto troppo, poi vomitino nel locale.
Un cartello affisso in un popolare locale per il brunch di Oakland avverte il pubblico: “Si prega di bere in modo responsabile e di conoscere i propri limiti. Una tassa di 50 dollari per la pulizia sarà automaticamente inclusa nel vostro conto se vomiterete nelle nostre aree pubbliche”.
E sì, perché pare che gli incidenti siano particolarmente frequenti durante il brunch dei week-end, quando insieme a pile di pancakes, uova Benedicte, salmone affumicato, bacon, gli avventori si scolano litri di bevande alcoliche cosiddette mattutine, come il cocktail mimosa, per poi rimettere il tutto nei gabinetti (se va bene).
Ma non solo a Oakland è scattato un giro di vite a chi vomita durante il brunch. Anche a San Francisco un locale attuato una politica simile con cartelli che avvisano di una “tassa di pulizia” di 50 dollari per gli incidenti dovuti all’ubriachezza. Altri invece preferiscono prevenire: alcuni ristoranti della Bay Area hanno infatti limitato la fascia temporale entro cui i clienti possono ricaricare le loro “mimose” gratis.