Il gruppo tedesco produttore dei celebri sandali Birkenstock oggi debutterà in borsa a New York, fissando il valore della propria IPO a 46 dollari per azione. Questo prezzo va a collocarsi nella fascia tra 44 e 49 dollari inizialmente fissata e mira a una valutazione di mercato per la società di 8,64 miliardi di dollari.
La valutazione record sarebbe dovuta al film Barbie, in cui Margot Robbie, protagonista principale della pellicola, si trova a dover scegliere fra una scarpa con il tacco e il sandalo. Fra le “fashion victims” sarebbe di fatto conseguito un vero e proprio boom di richieste dei modelli indossati, preparando il terreno per la quotazione di Wall Street. Seppure la decisione del marchio potrebbe essere derivata dalla necessità di doversi adeguare alle aziende concorrenti, quali Bridgepoint, EQT e Blue Owl.
Birkenstock, controllata dalla società di investimenti L Catterton, associata al leader mondiale del lusso LVMH e al suo capo Bernard Arnault, metterà in vendita 10,7 milioni di azioni con il ticker “Birk,” tentando di raccogliere 1,58 miliardi di dollari. Considerando le azioni riservate ai manager e dipendenti, che sono l’8%, l’azienda ha un valore diluito di circa 9,33 miliardi di dollari. La multinazionale ha già venduto 10,8 milioni di azioni nell’ambito dell’IPO, mentre il proprietario, il private equity L Catterton, ne ha offerte 21,5 milioni e continuerà a detenere circa l’83% del capitale, mantenendo il controllo dell’azienda.

Il fondo di private equity L Catterton, che ha circa 30 miliardi di dollari di asset in gestione, è nato nel 2016 a seguito della fusione tra LVMH e la holding della famiglia Arnault, Groupe Arnault, con la statunitense Catterton. Il fondo sovrano norvegese e Henry Ellenbogen di T. Rowe Price Group hanno espresso interesse per l’acquisto delle azioni per un valore complessivo di 300 milioni di dollari. Inoltre, la società di investimento degli Arnault potrebbe acquistarne altre per un valore pari a 325 milioni di dollari.
L’azienda fondata nel 1774 dal calzolaio Johann Adam Birkenstock aveva iniziato l’attività commercializzando suole, e solo successivamente si dedicherà alla produzione dei sandali, che furono resi popolari dal movimento per l’emancipazione della gioventù occidentale durante gli anni ’60 e ’70.
Essendo riuscita a reinventarli come accessorio di moda, oggi Birkenstock ha conquistato un posto anche nel mondo del lusso, collaborando con marchi prestigiosi come Dior, Valentino, Céline e Givenchy. Attualmente impiega circa 6.200 persone e nel semestre chiuso il 31 marzo, ha incrementato un fatturato già in salita del 18,7%, portandolo a circa 644,2 milioni di euro, con un utile pari a 40,2 milioni di euro, rispetto ai circa 73,5 dell’anno precedente.