New York da questa settimana fornisce alle donne appuntamenti on line per richiedere la pillola abortiva e riceverla a casa entro pochi giorni. Il servizio di telemedicina virtuale Expresscare di NYC Health + Hospitals consente di parlare tramite video o telefono con operatori sanitari abilitati e ottenere una valutazione anche dal divano di casa.
La procedura, che deve autorizzata e prescritta da un medico, permette alle richiedenti di ricevere all’indirizzo fornito un kit di aborto farmacologico.
Gli unici requisiti necessari sono limitati alla residenza, che dovrà essere a New York City sia al momento della chiamata che della ricezione del farmaco; e all’avanzamento della gravidanza, che non dovrà superare le 10 settimane.
Il sindaco Eric Adams ha dichiarato che questo nuovo servizio, partito questa settimana, sarà disponibile sette giorni su sette e fornirà alle pazienti l’accesso a cure sicure e legali per l’aborto.
Pur offrendo già un’ampia gamma di medicinali e servizi per l’interruzione di gravidanza presso le proprie strutture, NYC Health + Hospitals, attraverso le procedure di telemedicina ha voluto aumentare l’assistenza. Le pazienti potranno accedere al protocollo online chiamando il numero (718) 360-8981 o fissare un appuntamento per i servizi ostetrici e ginecologici, compresa l’assistenza all’aborto, contattando (844) NYC-4NYC.
Chiunque, indipendentemente dalle condizioni economiche, può entrare in NYC Health + Hospitals; il nuovo metodo per l’accesso all’aborto in telemedicina sarà coperto come qualsiasi altro servizio.
“Qui a New York City, non permetteremo all’estrema destra di continuare la sua crociata per togliere alle donne i loro diritti, – ha tuonato il sindaco Adams annunciando il nuovo servizio. – La decisione della Corte Suprema ha minato quasi 50 anni di legge consolidata, ma i newyorkesi sanno che l’accesso a cure sicure e legali per l’aborto sono la pietra angolare della salute pubblica e non staremo a guardare mentre questo attacchi continuano”.
A distanza di oltre un anno dal ribaltamento della sentenza del 1973 “Roe vs. Wade” da parte della Corte Suprema, l’accesso all’aborto negli Usa è divenuto particolarmente restrittivo. Attualmente è completamente illegale, con poche eccezioni, in 14 Stati a guida repubblicana ed è parzialmente vietato in un’altra decina.
Da una ricerca condotta da WeCount e pubblicata da FiveThirtyEight, i tassi di aborto sono risultati pesantemente in calo negli Stati con divieti o restrizioni severe e in crescita in quelli a guida democratica.
Anche a livello elettorale l’impatto è stato notevole, come emerso dall’ultimo sondaggio Gallup che dimostra come il 28% degli americani sia disposto a votare solo per i candidati che si trovano d’accordo con le loro convinzioni sul tema.
Il nuovo fronte della battaglia è ora l’accesso farmacologico all’aborto. Nel gennaio 2023, la Food and Drug Administration ha finalizzato una modifica alle regole per consentire alle farmacie, fisiche e online, di vendere le pillole abortive, scatenando una serie di questioni legali negli Stati che hanno vietato l’interruzione di gravidanza. Un’analisi del Guttmacher Institute ha rilevato che l’aborto farmacologico rappresenta più della metà di tutte le interruzioni di gravidanza avvenute negli USA.
“Mentre in altre parti del Paese si fanno gli straordinari per limitare le cure in questo ambito, sono lieto di vedere con il NYC Health + Hospitals, un’iniziativa volta a promuovere l’accesso all’aborto. La decisione di abortire è personale e dovrebbe sempre essere presa tra la donna e il suo medico, non dal governo”, ha concluso il leader della maggioranza del consiglio comunale di New York, Keith Powers, alla presentazione del nuovo programma.