In un paese come gli Stati Uniti dove ogni anno è necessario assumere 110 mila autisti per sostituire la forza lavoro, fra le risorse iniziano a essere considerate anche le donne. Sono infatti migliaia quelle che hanno deciso di cambiare vita e lavoro mettendosi alla guida degli enormi camion a stelle e strisce.
Spesso alcune scelgono di condividere le tratte con parenti e familiari per percorrere quanta più distanza possibile e aumentare così la produttività, dato che le retribuzioni sono ancora legate al chilometraggio effettuato.
Secondo il Bureau of Labor Statistics, il numero delle donne impiegate nell’industria americana dei trasporti su strada ha registrato la cifra record di 1,6 milioni, il dato più alto dal 1990. Anche l’associazione delle camioniste Women In Trucking ha stimato che le conducenti professioniste nel 2022 abbiano raggiunto quasi il 14%, rispetto al 2018 in cui erano soltanto il 7,9%. Almeno un quarto delle aziende interpellate avrebbe avuto un aumento del 28,7% delle donne alla guida dei loro mezzi; le ritengono più prudenti e responsabili. Secondo Ellen Voie, Ceo di WIT, “rispetto agli uomini è meno probabile che corrano rischi, possiedono superiori capacità multi-tasking, sono maggiormente comunicative e organizzate”.
Anche se i mezzi sono ancora progettati sulla base degli standard maschili, a spingere le donne a prendere in considerazione questa professione è stata, oltre alla forte domanda di autisti, anche la tecnologia che rende ai giorni nostri la guida più agevolata.
Restano comunque ancora aperte diverse questioni sulla sicurezza e sulle disuguaglianze salariali, che i sindacati, tra cui l’International Brotherhood of Teamsters, stanno cercando di risolvere ormai da anni.
Anche le italiane, come le americane, si dimostrano sempre più interessate alla vita on the road.
Secondo gli ultimi dati dell’International Road Transport Union, con una percentuale pari al 6,2%, si aggiudicano il primo posto fra quelle alla guida di un mezzo pesante in Europa, dove la percentuale si attesta attorno al 3,2%.
Il simpatico blog “Anche io volevo il camion” nato nell’aprile 2020, che raccoglie le numerose esperienze e testimonianze di chi è riuscita finalmente a guidarne uno, dimostra quanto il fenomeno sia in continua espansione.