Moungi G. Bawendi, professore al Massachusetts Institute of Technology (Mit), Louis E. Brus, professore alla Columbia University, e Alexei I. Ekimov, del Nanocrystals Technology Inc, sono i tre scienziati che hanno ricevuto il premio Nobel per la Chimica 2023 per la tecnologia dei quantum dot, i punti quantici. Questo è 115esimo premio per questa categoria nella storia dei Nobel.
Si tratta di un risultato di grande rilevanza nel campo delle nanotecnologie, che si occupa delle particelle di materiali semiconduttori con dimensioni nanometriche; un nanometro corrisponde a un milionesimo di millimetro, o un miliardesimo di metro.
Come spiegano i ricercatori, i punti quantici, ancora più piccoli, possiedono la capacità intrinseca di emettere luce a specifiche lunghezze d’onda generando un colore che può variare, cambiando di pochi nanometri la loro dimensione, senza variare la loro composizione. “I punti quantici hanno molte proprietà affascinanti e insolite”, spiega Johan Åqvist, presidente del Comitato Nobel per la chimica. “È importante sottolineare che hanno colori diversi a seconda delle loro dimensioni”.
La scoperta e lo sviluppo dei punti quantici è fondamentale nel progresso della nanotecnologia, perchè catalizzano le reazioni chimiche rivelandosi utili in ambito medico per sviluppare nuove tecnologie diagnostiche, in cui i tessuti tumorali possono essere mappati grazie all’illuminazione. I ricercatori ritengono che i punti quantici possano offrire preziosi contributi anche all’elettronica flessibile, allo sviluppo di sensori minuscoli e di celle solari più sottili per i dispositivi fotovoltaici. Inoltre sono destinati a essere protagonisti nel settore delle tecnologie per le comunicazioni e per nuovi e più sofisticati display.